TURISMO: QUANDO LE CASE PERDONO LA VOCE. DI GIANNI ADELANTE MATTERA

26/10/2025
L ISCHIA PONTE LOCALI

C’è una trasformazione silenziosa che attraversa le nostre città e le nostre isole:
le case smettono di essere luoghi di vita e diventano merce da affittare a ore.

Quartieri un tempo pieni di voci e profumi si svuotano, i residenti se ne vanno, i vicoli si riempiono di trolley e insegne tutte uguali.
Non è solo turismo: è una forma di consumo che divora l’identità dei luoghi, svuotandoli della loro anima.

Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti: affitti alle stelle, botteghe storiche che chiudono, artigiani che scompaiono, ragazzi che non riescono più a restare.
A guadagnarci sono in pochi, ma a pagarne il prezzo sono tutti: chi vive, lavora e ama questi posti ogni giorno.

Non siamo contro il turismo — siamo contro la monocultura turistica che uccide tutto il resto.
Serve equilibrio, serve una visione.
Serve un turismo che non occupi, ma conviva.
Che non divori, ma nutra il territorio e la sua comunità.

Perché un luogo non è bello solo quando è pulito e fotografato,
ma quando è vivo, abitato e autentico.

di Gianni Adelante Mattera

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