TURISMO. BASTA PAROLE, PASSIAMO AI FATTI! DI ANTIMO PUCA
Il commercio, il turismo, l’ambiente.
Temi che interessano i cittadini. Ma anche le associazioni di categoria. Le attività commerciali, per l’importante ruolo di servizio che svolgono per residenti e turisti, hanno bisogno di essere sostenute. Bisognerebbe incentivare sgravi o comunque azioni di sostegno per le attività di vicinato, valorizzando così quello che è un vero e proprio servizio svolto per i residenti, specie più anziani, e per garantire l’autenticità dei luoghi.
Un’attenzione particolare dovrebbe essere posta nell’abbassamento dell’imposizione fiscale, Tasi e Tari, che sono cresciute esponenzialmente. La qualità dei servizi non è poi migliorata in proporzione a detti aumenti, che pesano molto sulle imprese.
In sintonia con tutto il territorio collinare bisognerebbe dare visibilità anche a luoghi meno conosciuti ma altrettanto belli e arricchire così l’offerta riconoscendosi nel brand Ischia e più in generale della Campania. Importante, e sicuramente da sostenere, è l’esperienza della ristorazione sia in termini di valorizzazione delle produzioni locali sia nell’ottica del riconoscimento, come anche della consapevolezza, di un settore che si è fortemente caratterizzato e che ha raggiunto punte di eccellenza con ristoranti anche stellati. Bisognerebbe salvaguardare e valorizzare tutta la ristorazione del territorio, garanzia di tipicità e di gastronomia di qualità.
Sul territorio insiste una delle attrazioni turistiche tra le più belle, le Terme, che attirano visitatori anche dall’estero. Per questo bisognerebbe valorizzare proprio la risorsa che viene dalle Terme, dall’acqua termale, e su questo far interagire e lavorare i vari comparti. Sono molte le attività nate proprio grazie al richiamo delle Terme e che svolgono un importante ruolo di valorizzazione del territorio e presidio delle campagne.
Siamo letteralmente alluvionati da proclami dei politici di turno sulla necessità di scaricare i periodi di maggior afflusso per spalmarli sui periodi di scarsa attrattività, la famosa destagionalizzazione, il Sacro Graal del turismo. Investimenti possenti su mille attrattori secondari per incentivare i turismi di nicchia ovviamente nel solco della sostenibilità. È indubbio che il mare sia il prodotto più semplice e ricercato e Ischia rimane una destinazione che oltre al mare, ma con il mare, offre un valore aggiunto nettamente superiore a tante destinazioni. Essere pronti con dei pacchetti last minute potrebbe garantire una redditività interessante, magari legata a esperienze collaterali come enogastronomia, ambiente e cultura. Certo, sappiamo che le strutture per essere avviate e tenute aperte hanno necessità di investimenti e coefficienti di riempimento alti. Però forse cambiare il modello e rendere “modulari” alcune strutture per poterne aprire solo una porzione potrebbe essere una soluzione intelligente. Ancora più intelligente potrebbe essere quella di rendere finalmente efficiente, organizzato e soprattutto legale il grande settore dell’extralberghiero facendo sì che soprattutto fuori dalla stagione marino balneare possano andare incontro con dinamicità e tempestività a quella domanda che altrimenti cerca altre destinazioni.
Insomma, se il turista non si destagionalizza allora la destagionalizzazione va dal turista. Il turismo può e deve essere potenziato ed incentivato quale importante veicolo di economie private coniugate alla promozione del territorio.
La destagionalizzazione turistica non può rimanere solo un buon proposito. Deve essere tradotta in fatti.
Se da una parte è necessario che le strutture ricettive restino aperte anche quando non ci sono i grandi numeri della stagione estiva, dall’altro debbono essere create condizioni di equilibrio gestionale tra risorse economiche ed umane in grado di creare un flusso turistico costante nel corso dell’anno, tale da creare bilanci positivi per le imprese e le aziende e allo stesso tempo garantire accoglienza e presenze a livello territoriale.
Non resta quindi, che credere nella forza delle diverse competenze.
di Antimo Puca