L’unico esponente politico dell’isola d’Ischia e di tutta l’area flegrea che con passione, impegno e determinazione ha raccolto in questi mesi il grido d’allarme lanciato da eminenti personalità del mondo scientifico sulla pericolosità della realizzazione di una centrale geotermica a Serrara Fontana nella zona della piana della Falanga in quanto potrebbe favorire lo sviluppo di eventi sismici, è senza dubbio Domenico Savio, segretario generale del Partito Comunista Italiano Marxista-leninista e Consigliere comunale di Forio. Dopo essersi recato a Roma circa un anno fa per chiedere l’accesso agli atti e ottenere copia della documentazione relativa alla centrale che dovrebbe realizzare la società IschiaGeoTermia srl, nei giorni scorsi con un dettagliato esposto si è fatto carico di chiedere con forza al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e a quello dei Beni e delle Attività Culturali la sospensione del progetto non concedendo alla società interessata il nulla osta richiesto. Un esposto dettagliato e contenente anche le allarmanti dichiarazioni del Professor Franco Ortolani rese sul progetto di geotermia profonda che si vuol portare avanti sulla nostra Isola e di quelle del vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo sulla pericolosità dell’attività sismica e vulcanica isolana. La novità di queste ore è che la richiesta avanzata da Domenico Savio ai Ministeri competenti, è stata pubblicata integralmente sul sito del Ministero dell’Ambiente e ella Tutela del Territorio e del Mare, documento che chiunque può leggere e scaricare. L’augurio, naturalmente, è che altre richieste simili giungano ai Ministeri dell’Ambiente e quello dei Beni Culturali affinché si blocchi immediatamente il progetto della realizzazione di una centrale termoelettrica sulla nostra Isola e questo, soprattutto, per salvaguardare il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. Savio, naturalmente, non è contro lo sfruttamento delle geotermia ma ritiene che bisogna sostenere progetti a bassa entalpia, cioè a basso impatto ambientale e non invasivo del sottosuolo, con l’uso diretto di fluidi geotermici a bassa temperatura da utilizzare ad esempio per il riscaldamento e il raffreddamento degli edifici pubblici e delle abitazioni e tanto altro ancora.