SETTORE TERZIARIO. LE PROPOSTE DI MANAGERITALIA PER IL 2025: SOLUZIONI PER ECONOMIA E POLITICA

Soddisfazione per gli obiettivi raggiunti nel 2024, entusiasmo per raggiungerne di nuovi nei prossimi 12 mesi. Questo lo spirito che anima Manageritalia Campania, associazione che rappresenta oltre il 70 per cento dei dirigenti del settore terziario regionale, con proposte concrete da indirizzare agli attori del contesto politico, sociale, economico e produttivo.

«Quest’anno abbiamo incrementato gli iscritti del 20 per cento e nel 2025 puntiamo a superare le 500 adesioni – ha dichiarato il presidente di ManagerItalia Campania Ciro Turiello – ma si deve fare di più perché figure come le nostre siano sempre più presenti nelle pmi. I manager in Campania sono appena 0,3 ogni 100 dipendenti – prosegue Turiello – per questo dobbiamo da una parte favorire la partecipazione associativa attraverso più incontri di formazione e occasioni di networking, dall’altra ampliare la nostra rete di partnership istituzionali. Dobbiamo affermarci come interlocutore di rilievo in un macrosettore che – ricorda Turiello – copre un vasto campo di ambiti: dagli appalti ai servizi, dai trasporti al turismo, dal commercio alla cultura. A questi ambiti si legano tanti temi all’ordine del giorno su cui possiamo e dobbiamo incidere con proposte concrete».

Per questo si insisterà su alcuni punti imprescindibili, legati anche a quanto ManagerItalia sta già facendo a livello nazionale e in alcune realtà territoriali: «Chiederemo alla Regione Campania la firma di un protocollo sulla valorizzazione della componente manageriale – annuncia Turiello – prevedendo l’avvio di servizi di placement a favore di dirigenti disoccupati sotto forma di voucher, oppure il finanziamento di servizi di temporary manager o di formazione specialistica».

Ma come poi ha ricordato il segretario generale di ManagerItalia Massimo Fiaschi, occorrono anche misure a favore della genitorialità e dell’occupazione femminile, già presentate come emendamenti all’ultima legge di bilancio: «Proponiamo un bonus nascita di 400 euro a coppia interamente detassato, ma anche una estensione del congedo di paternità dagli attuali dieci giorni a un mese al 100 per cento della retribuzione. Chiediamo anche un potenziamento del congedo parentale, con il 100% della retribuzione per il padre lavoratore che ne usufruisce per più di tre mesi. Infine sgravi contributivi come premio alle aziende e contrasto al part time involontario per le assunzioni femminili, introducendo nuovi requisiti di accesso all’esonero contributivo».

Su queste basi, pertanto, ManagerItalia Campania vuole delineare un percorso di più forte sinergia con le istituzioni, a tutti i livelli. Nel contempo, però. c’è la volontà di aderire a iniziative che nel corso dell’anno offriranno un grande impatto filantropico, sociale e culturale sul territorio.

In questo senso la direttrice artistica del comitato “Napoli 2500” Laura Valente sottolinea come «la cultura, se è vera cultura, è anche progetto economico e sociale. Managerialità significa quindi non lasciarsi andare al festival dell’effimero, significa lasciare a terra qualcosa che resterà e conterà anche dopo le celebrazioni della fondazione di Neapolis. Con ManagerItalia Campania, con tutta la comunità locale e internazionale, avremo una grande occasione per fare e organizzare un viaggio unico nella storia di questo luogo, di come ha inciso, di come ancora questo luogo può proiettarsi nel futuro guardando al suo passato straordinario».

Infine don Federico Battaglia, segretario particolare del neo Cardinale Arcivescovo di Napoli, sottolinea l’impegno di ManagerItalia Campania, attraverso le donazioni dei suoi associati, nel sostenere il progetto “casa Bartimeo”: «Sarà un vero e proprio “Polo della Carità” che sorgerà nel complesso della Basilica di San Pietro ad Aram, lungo il corso Umberto I, una delle principali arterie della città. Casa Bartimeo rappresenterà un atto di profonda attenzione a un territorio difficile, caratterizzato da grandi problematiche sociali, culturali ed educative. Qui si intende svolgere un ruolo cruciale, offrendo accoglienza e assistenza, sia materiale che morale a chi si trova in condizioni di vulnerabilità, fornendo risposte concrete ai bisogni quotidiani di chi vive in povertà attraverso una varietà di servizi, tra cui accoglienza, ascolto, opportunità di inserimento lavorativo, e attività artistiche e culturali capaci di generare bellezza e riscatto sociale».

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