SANITA’. IL CUDAS A D’AMORE: “BUON LAVORO ALLA DOTTORESSA BIANCO, ECCO LE PRIORITA’ PER IL RIZZOLI”

Stamane il CUDAS ha provveduto a inviare sulla PEC del Direttore generale dell’Asl Na2 Nord, Antonio D’Amore, e alla casella di posta istituzionale del nuovo direttore sanitario del presidio “Anna Rizzoli”, Dottoressa Elvira Bianco la presente lettera:

“Nella giornata di insediamento ufficiale del nuovo direttore sanitario del presidio ospedaliero “Anna Rizzoli”, il Cudas Ischia, augurando buon lavoro alla dottoressa Elvira Bianco per lo svolgimento del suo importante e delicato incarico, coglie l’occasione per evidenziarle le principali criticità della struttura, che complicano la quotidiana attività di assistenza, non consentono agli operatori di lavorare al meglio delle loro possibilità e potenzialità e producono enormi disagi alla popolazione isolana e, non di rado, all’utenza dei turisti italiani e stranieri:

1)     Adeguamento antisismico (a partire dalla rimozione dei pesi sul lastrico solare)

2)     Dichiarazione di zona disagiata con specifici incentivi al personale sanitario

3)     Carenza degli organici medico e infermieristico con turni massacranti e straordinari oltre ogni limite. In particolare in Ortopedia, Pediatria, Cardiologia e Rianimazione. La carenza di anestesisti non di rado limita anche l’attività chirurgica.

4)     Tutela del Punto Nascita in deroga fino al 31 dicembre c.a.

5)     Disagi per i prericoveri, per cui le analisi vengono effettuate nella stessa giornata degli interventi chirurgici

6)     In Cardiologia, la gravissima carenza di personale medico fa sì che vi sia un unico cardiologo in servizio che, se impegnato in un trasferimento all’elicottero, resta scoperto il pronto soccorso anche in caso di codice rosso. E gli apparecchi diagnostici al di sotto delle necessità e ormai obsoleti.

7)     Ambulatorio di Endocrinologia cancellato, nonostante l’alta incidenza di patologie tiroidee, senza trascurare le esigenze della prevenzione

8)     Ambulatorio di Ortopedia da anni limitato ai controlli postoperatori, mentre per le visite specialistiche l’utenza è costretta a recarsi nel migliore dei casi a Procida o presso i nosocomi della terraferma.

9)     Assenza del servizio interprete, fondamentale per garantire un’accoglienza e un’assistenza adeguate ai numerosi utenti stranieri

10)   Idroambulanza a rischio blocco durante la navigazione con dotazione a bordo obsoleta e inadeguata.

11)   Due ambulanze in dotazione all’ospedale per i trasferimenti che cadono a pezzi

Il Cudas confida che il nuovo direttore sanitario voglia finalmente occuparsi, per la parte di sua competenza, di trovare soluzioni appropriate alle tante emergenze trascurate che continuano ad affliggere l’ospedale isolano, unico punto di riferimento sul territorio e per la popolazione già penalizzata, soprattutto in campo sanitario, dai limiti dell’insularità”.

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