Oggi, presso la sede dell’Agenzia Regionale Campana di Difesa del Suolo, è stato firmato l’atto per la ripresa e il completamento dei lavori di realizzazione del depuratore dei comuni di Ischia e Barano. Con l’intesa odierna sono state definite tutte le controversie inerenti il contratto d’appalto. L’impresa si è impegnata a riavviare i lavori entro il giorno successivo al pagamento delle operazioni già effettuate e dei costi già sostenuti, e di completare gli stessi entro i successivi 29 mesi.
L’Agenzia e l’impresa hanno rinunciato, infine, alle reciproche domande avanzate nel giudizio ancora pendente. L’accordo, però, sarà efficace solo quando dalla Regione verrà stanziata l’effettiva copertura economica: ciò dovrebbe avvenire entro i prossimi 6 mesi.
La storia del Depuratore di San Pietro è iniziata circa dieci anni fa e si è prolungata tanto a causa delle lungaggini della burocrazia italiana.
Nel 2004 il commissario delegato per le Bonifiche e la Tutela delle Acque nella Regione Campania aggiudicava la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’impianto di depurazione alla Società ATI Sled.
I lavori hanno preso il via nel 2005, ma, da subito, sono stati condizionati dal ritrovamento di numerosi reperti archeologici. Le attività di scavo, da quel momento, sono state eseguite da personale qualificato sotto la direzione della competente Soprintendenza per i Beni Archeologici.
Alla fine del 2010 risultava eseguito circa il 60% dei lavori previsti dal contratto. Nel giugno del 2011 la società ha però citato in giudizio dinanzi al Tribunale di Napoli il Commissario delegato per le Bonifiche e la Tutela delle Acque nella Regione Campania per la risoluzione in danno del contratto del 2004, poiché i lavori si erano rivelati differenti e più complicati di quanto stabilito dalla gara d’appalto. A novembre del 2011 le competenze sono state trasferite dal Commissario delegato per le Bonifiche e la Tutela delle Acque all’Agenzia Regionale di Difesa del Suolo. A questo punto verificato che l’eventualità di un nuovo appalto avrebbe comportato un notevole incremento dei costi delle opere ancora da eseguirsi, l’Agenzia si è dichiarata favorevole ad una definizione conciliativa della controversia. Circa un anno fa, l’impresa esecutrice è stata convocata per un’audizione e in quella sede è stato redatto il nuovo cronoprogramma dei lavori per una durata complessiva di 29 mesi.
Soddisfatto l’Assessore all’Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano che esprime “un vivo ringraziamento a tutti coloro che hanno consentito la firma dell’atto per la ripresa dei lavori”. “L’intesa – ha proseguito – consente di portare a soluzione un problema che si trascina sin dal 2005. L’impianto di depurazione permetterà di migliorare notevolmente lo specchio d’acqua di un’isola come quella di Ischia meta di importanti flussi turistici”.