RIPARTITA DA ISCHIA LA BATTAGLIA DEI COMITATI CONTRO GLI ABBATTIMENTI DELLE CASE DI NECESSITA’, PROSSIMO APPUNTAMENTO A BACOLI

Si è tenuto sull’isola d’Ischia sabato 16 gennaio 2016  nella sala Conferenze dell’Hotel Terme di Augusto a Lacco Ameno, il convegno di analisi e proposte  organizzato dal “Movimento di lotta per la dignità della vita” per chiedere alle forze politiche parlamentari una iniziativa legislativa per regolamentare l’abusivismo edilizio abitativo e lavorativo delle famiglie lavoratrici e il ripristino dei sei mesi di indennita’ di disoccupazione per i lavoratori stagionali del turismo! Domenico Savio nella sua relazione introduttiva in riferimento alla tragedia degli abbattimenti delle case di necessità ha parlato di autentica violenza contro i diritti fondamentali e la dignità dell’uomo.  “Questa è una autentica violenza contro i diritti fondamentali dell’attività dell’uomo, contro il diritto costituzionale alla casa delle famiglie lavoratrici. L’abusivismo di necessità familiare non può e non deve essere equiparato all’abusivismo speculativo dei potenti affaristi del nostro paese. Ogni norma legislativa che non tiene conto del contesto sociale in cui si applica è solo punitiva e di stampo dittatoriale come nel caso dell’abbattimento dell’unica casa posseduta dai lavoratori. Come uscire da questa drammatica e disumana situazione? Diciamo subito che noi siamo contro la disumanità dell’esproprio di Stato mediante l’acquisizione delle case abusive da parte dei Comuni. Perché questo significherebbe perdere il diritto di proprietà con l’incerta possibilità di diventare affittuari attraverso il pagamento del canone mensile o di riacquistare il bene acquisito. Onorevoli senatori e deputati, se necessario, nello svolgimento del vostro compito e per rispondere alle esigenze delle popolazioni che rappresentate, abbiate pure il coraggio di dissentire anche pubblicamente dagli eventuali orientamenti politici dei vostri Partiti contrari a risolvere questo drammatico problema. Noi vi sollecitiamo e vi solleciteremo insistentemente a risolvere questo problema in tempi rapidi affinchè non ci siano altri abbattimenti di case di necessità. Sulla base della nostra suddetta proposta, trovate voi il modo migliore per fermare, e presto, questo autentico scempio istituzionale e sociale. Vi sono state già delle proposte risolutive del problema ma ancora fortemente limitative, come quella del Partito Democratico del 2012 mediante i piani comunali di risanamento e di riqualificazione dei territori e quella del Movimento 5 Stelle attraverso la riabilitazione dell’edificato con il ravvedimento operoso del trasgressore”.  Il senatore Ciro Falanga ha ribadito la necessità che venga approvato il suo disegno di legge sulla gradazione degli abbattimenti. “Esprimo l’apprezzamento per la presenza dei sindaci di Lacco Ameno, il sindaco di Bacoli, il sindaco di Procida e di Serrara Fontana, sono qui, ma gli altri dove stanno? Ma i politici dove sono? Se questa fosse stata una manifestazione di campagna elettorale, perché si doveva votare per il rinnovo del Parlamento, noi avremmo trovato in prima fila,  indifferentemente dall’una e dall’altra parte,   li avremmo trovati tutti qui a gridare: “Non si abbattono più le case dei cittadini che sono state costruite in violazione delle leggi”. Sarebbe bellissimo arrivare a una soluzione definitiva del problema, ma io   con chiarezza vi dico che questa soluzione non la vedo  a portata di mano. Caro Domenico, io sono del tuo stesso avviso e cioè che il problema deve essere risolto in maniera definitiva, ma io so anche che questo problema in maniera definitiva non lo vedo risolto di qui a poco, a prescindere da ciò che dice Mara Carfagna nelle campagne elettorali: “io risolverò, mai più abbattere le case”. A prescindere da ciò che dice De Luca in campagna elettorale: “Io poi risolverò il problema della casa”. Nella mia attività istituzionale ho cominciato a pensare a come fare per tutelare queste famiglie, per salvare la storia di queste famiglie, per non evitare alle  famiglie questo evento tragico. A me non interessava la speculazione edilizia dell’albergo di Ischia, non interessava la seconda casa di vacanza. A me non interessava la lottizzazione e la speculazione, io dovevo salvare e prestare le mie attenzioni alla tutela di chi si era costruito una piccola casa per le proprie esigenze  e quindi mi inventai questa graduazione e devo dire anche sulla base di un suggerimento che mi veniva da una circolare della Procura, del procuratore capo di Siracusa. E così   avviai questo percorso in Parlamento”. Lunga e dettagliata è stata la relazione tenuta dall’Avvocato Bruno Molinaro il quale ha detto che la proposta risolutiva per sanare gli abusi di necessità potrebbe essere quella avanzata dal Movimento Cinque Stelle di Ischia e che prevede il ravvedimento operoso. “Io sono un tecnico, non sono un politico. Se però posso dire la mia, secondo me la proposta politicamente più soddisfacente  è stata quella portata avanti dai ragazzi del Movimento 5 Stelle di Ischia. Proposta che, oltre ad avere una grande valenza politica, ha avuto anche il merito  di operare nel solco della legittimità costituzionale. E questo contrariamente a quello che qualcuno, in maniera strumentale, ha inteso sostenere. E cioè che quella proposta in effetti  consisteva in un condono mascherato. Non è vero perché quella proposta condannava ogni forma di condono edilizio  e  ancorava all’Istituto di ravvedimento operoso una serie di benefici. In pratica prevedeva  l’approvazione di piani di riabilitazione dell’edificato.  Questa, a mio avviso,  sul piano politico è una proposta, eccellente, saggia e costituzionalmente legittima proprio perché non è un condono. Il condono è un provvedimento che viene calato dall’alto e che mediante la monetizzazione dell’abuso produce determinati effetti. Nel caso di  questa proposta, invece, si imponeva al contravventore condannato di effettuare dei lavori, di riqualificare l’immobile abusivo e di inserirlo nel modo più armonioso possibile nel contesto paesaggistico circostante. Solo una volta avverate queste condizioni, il giudice avrebbe potuto revocare la demolizione. E voglio dire che con quella proposta fu anche, in tempi non sospetti, previsto all’Articolo 12 che l’esecuzione degli ordini giudiziari di demolizione dovesse essere graduata, questo dice esattamente la norma: ‘L’esecuzione degli ordini deve avvenire secondo il criterio di ordine cronologico e si terrà conto altresì delle caratteristiche costruttive-dimensionali delle opere sanzionate e che il disvalore è determinato dalla natura speculativa degli illeciti accertati’. In effetti questa proposta sulla base del protocollo Siracusa anticipava un po’  quella che è stata poi l’iniziativa del senatore Falanga, che secondo me deve comunque essere coltivata. Bisogna battersi nell’immediato affinché venga calendarizzata al più presto l’iniziativa che è già stata favorevolmente approvata come sapete al Senato. Perché? Perché è vero che ci dà un po’ di respiro il provvedimento della Procura generale sulla graduazione degli abbattimenti, ma se andate a confrontare la speciale suddivisione per fasce di intervento prevista dal provvedimento del procuratore generale con quella prevista dal DDL Falanga, almeno per quanto riguarda gli abusi ricadenti nelle zone assoggettate a vincolo paesaggistico come le nostre, il problema si pone. In altre parole il DDL Falanga è sicuramente più protettivo rispetto al provvedimento adottato dalla Procura”.  Su sei sindaci dell’isola d’Ischia invitati, erano presenti solo il primo cittadino di Serrara Fontana Rosario Caruso e quello di Lacco Ameno Giacomo Pascale. Tutti gli altri assenti ingiustificati: assurdo! Giacomo Pascale si è ha detto convinto che bisogna far si che l’efficacia del terzo condono venga estesa anche ai nostri territori mentre Caruso ha sottolineato l’importanza dell’approvazione del decreto Falanga e del lavoro che sulla materia urbanistica devono fare i comuni. Oltre ai tanti rappresentanti dei comitati per il diritto alla casa della Terraferma e all’onorevole regionale Marino, sono giunti a Ischia anche il sindaco di Procida Dino Ambrosino e quello di Bacoli Josi Gerardo della Ragione che si è detto disponibile ad ospitare nella sua città il secondo convegno sul diritto alla casa. “Uso questi pochi minuti – ha detto Josi Gerardo della Ragione – per dire che accetto la volontà, la sfida, di trasferire questo tavolo di discussione  a Bacoli nel mese di febbraio e poi lì avremo modo di discutere in modo più ampia. E parimenti vi dico che come amministrazione di Bacoli, come Comune di Bacoli  aderiamo con gioia a questo movimento che è partito dal basso e deve rimanere fortemente popolare e che deve trovare nei sindaci coloro che lealmente possono dare un contributo a risolvere il problema. Da primo cittadini di Bacoli il nostro unico interlocutore deve essere il popolo perché è l’unico con cui ci confrontiamo quotidianamente. Questa non è una sfida persa o vinta, questa è una sfida che va affrontata attraverso tutti gli strumenti che possiamo mettere a disposizione. Dalle battaglie politiche nei nostri municipi sino al parlamento dove portare le nostre istanze. Siamo con questo movimento, siamo con Domenico Savio, di cui condivido tutta la relazione che ha svolto, con l’ambizione di far si che  questi movimenti popolari continuino ad esserlo assieme ai sindaci  che si espongono in prima persona e che non hanno alcun dovere di rappresentanza, di sudditanza rispetto ai potentati parlamentari.  I potentati parlamentari ci devono ascoltare non perché gli abbiamo portato voti, ma perché siamo i rappresentanti del popolo dei nostri Comuni”.   Anche il Sindaco di Procida Dino Ambrosino si è soffermato sulla necessità di far approvare il decreto Falanga mentre Mario Goffredo di Ischia Forum ha spiegato la loro proposta sul ravvedimento operoso sottolineando la necessità di rendere bello ciò che oggi a livello urbanistico appare brutto e in contrasto con l’ambiente circostante. Gennaro Savio, sulla questione relativa al dimezzamento dell’indennità di disoccupazione, ha attaccato duramente il governo Renzi che con la sua politica economica sta affamando milioni di italiani. L’importante convegno si è concluso con gli interventi di alcuni cittadini presenti in sala e con il prossimo appuntamento  che si terrà a Bacoli.

 

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