Continua il “dialogo tra sordi” nell’ambito degli organismi di gestione dell’area marina protetta Regno di nettuno. Oggetto del contendere attuale, la conferenza stampa del responsabile dell’area marina protetta, riccardo strada sulla possibilità di “aprire” le porte del regno di nettuno alle navi da crociera. L’attuale presidente del consiglio di amministrazione del consorzio di gestione del Regno di nettuno, Donatella Migliaccio contesta con una mail la ufficialità della conferenza stampa di Strada, in quanto “priva di ogni indirizzo programmatico da parte del CdA”.Il direttore Strada ha parlato di “boe ed approdi galleggianti” per navi da non più di 30.mila tonnellate di stazza e con non più di 500 passeggeri a bordo, ed ha rinviato ad un eventuale studio di impatto ambientale l’eventuale progetto che sarebbe stato presentato; ma il problema non è se e cosa dovrà essere realizzato, perchè lo stesso direttore, al termine della conferenza, ha prue chiarito che la “palla” ora passa in mano alla politica ed agli amministratori dell’area marina protetta.Ora, senza entrare nel merito delle attività prediposte e portate avanti dal direttore, la vera questione, che va spiegata al presidente del cda attuale, è perchè Strada si è permesso di affrontare questo delicato argomento, che ha ulteriormente minato i rapporti già fin troppo poco idilliaci tra il responsabile del regno di nettuno e la parte politica delle due isole…
Lo stesso Strada lo ha spiegato nella conferenza stampa incriminata, nell’illustrare le slides di presentazione: sulla questione delle eventuali aree di ormeggio per navi da crociera nel regno di nettuno, Strada afferma di aver agito
su mandato dell’Assemblea dell’Area Marina Protetta del 25 settembre 2012. quindi, sono stati i sindaci, e non il cda di turno, ad investire il responsabile dell’Area Marina protetta del problema. Ma Strada è pure andato oltre: “Dopo alcune infruttuose riunioni del tavolo tecnico organizzato dalle Amministrazioni comunali l’Ufficio del Responsabile ha continuato ad operare nella ricerca dell’Unica soluzione possibile: reperire un soggetto interessato ad investire nell’impresa”.
Il primo luglio di quest’anno, Strada ha consegnato, alla stampa ed ai sindaci, il risultato del suo studio; se e quando ci saranno le navi da crociera al largo delle acque di ischia, questo dovranno deciderlo i politici, da dove è partito il tutto, senza girarci troppo attorno…
