Le manifestazioni di Roma e Milano contro l’obbligo del green pass sono comprensibili e utili perché non si può accettare passivamente una misura arbitraria, anticostituzionale, discriminatoria e liberticida di stampo fascista. Ma è assolutamente fuori luogo e ingiustificabile l’assalto squadristico fascista alla sede nazionale della Cgil, con la conseguente devastazione. Assalto che ricorda sinistramente gli assalti alle sedi dei sindacati e dei partiti antifascisti delle squadracce mussoliniane.
Questa infame, intimidatoria e provocatoria azione squadristica, programmata ed eseguita da Forza Nuova, non colpisce solo la Cgil ma l’intero movimento sindacale e delle lavoratrici e dei lavoratori. Tutti i democratici e gli antifascisti hanno il dovere di stringersi attorno alla Cgil e di premere con forza sul governo e sul parlamento affinché siano sciolti i gruppi neofascisti e neonazisti, come prevede la Costituzione. Mentre il movimento no green pass, per raggiungere i propri obiettivi e per tutelare la propria autonomia, ha la necessità di prendere le distanze da tali gruppi, isolarli, ed espellerli dal suo seno.
Il governo del banchiere massone Draghi, al servizio del regime capitalista neofascista, deve ritirare immediatamente il decreto sul green pass perché le lavoratrici e i lavoratori che sono contrari non possono e non devono essere sospesi dal lavoro e privati del salario. Il lavoro non si può negare a nessuno e per nessun motivo. Va difeso e tutelato a ogni costo. In ogni caso i tamponi devono essere gratuiti. cs
L’Ufficio stampa del PMLI