È arrivato subito dopo Natale il via libera definitivo del ministero della Salute al piano ospedaliero regionale della Campania. Trasmesso agli inizi di dicembre, giunge al traguardo in forma riveduta e corretta in base alle indicazioni ricevute da Roma.
Dopo l’ok definitivo è stato infatti immediatamente tradotto come allegato a un decreto commissariale (il n. 103 del 28 dicembre) già trasmesso ai manager di Asl e ospedali e in attesa di pubblicazione.
Oltre alla stabilizzazione di 1500 precari, tra medici, comparto e amministrativi, titolari di contratti atipici, saranno attivati i 10 nuovi pronto soccorso di primo livello programmati nella rete dell’emergenza.
A Napoli 2 nord a svolgere la funzione di hub saranno il Cardarelli e l’Azienda dei colli. Funzione intermedia avranno Pozzuoli cui si aggiunge Giugliano.
Ischia e Frattamaggiore restano emergenze di base insieme a Villa dei Fiori di Acerra che è già nella rete dell’infarto e che nell’ultimo anno ha migliorato gli esiti in molte specialistiche.
L’ospedale di Procida, come quello di Capri, è qualificato pronto soccorso di zona disagiata e annesso a Pozzuoli.
Asl Napoli 1. Confermato a Napoli il Vecchio Pellegrini che affianca il San Giovanni Bosco e il San Paolo. Cto, Loreto, Villa Betania e Fatebenefratelli saranno pronto soccorso di base.
L’ospedale Capilupi di Capri viene salvato come zona disagiata.
Così come i presidi di Agropoli e di Castiglione di Ravello in Costiera Amalfitana riconosciute zone disagiate.
Privi di emergenza restano il presidio intermedio di Barra, Incurabili, Pausilipon. I due Policlinici sono per ora nella rete dell’emergenza sulle 24 ore per la sola rete infarto.
La Asl Napoli 3 – che conta sugli Hub dell’Ospedale del mare e dei Colli, ha come Dea di I livello Castellammare, Nola, Vico Equense e Boscotrecase cui dovrà aggiungersi il nuovo ospedale della costiera.
Privi di emergenza Gragnano (annesso a Castellammare) e Pollena (annesso a Nola).
A Salerno i Dea di I livello sono Nocera inferiore, Eboli, Battipaglia, Roccadaspide, Vallo, con le new entry di Sarno, Sapri e Polla. Oliveto Citra, Scafati, Mercato San Severino e Cava de’Tirreni (annessi all’Hub del Ruggi) sono pronto soccorso di base.
Salvati come zone disagiate, come detto, sono Agropoli e Castiglione di Ravello. Privi di emergenza infine il Tortora di Pagani e il Da Procida.
Ad Avellino oltre all’hub del Moscati come come Emergency complesso (Dea di I Livello) abbiamo Ariano Irpino mentre Solofra e Sant’Angelo restano di base.
A Benevento il Rummo è confermato come Hub a cui si aggiungono il Fatebenefratelli e Sant’Agata dei Goti qualificati pronto soccorso di zona disagiata.
A Caserta oltre all’Hub del San Sebastiano e al Dea di I livello di Aversa il salto di qualità riguarda Marcianise e Sessa Aurunca mentre Pineta Grande diventa Pronto soccorso semplice.