Palazzo Mirabella: l’Ascom si scontra contro un muro di gomma. Nonostante abbia tutti i diritti a poter chiedere ed ottenere l’accesso agli atti per conoscere la destinazione d’uso commerciale e/o chiarimenti, finora dal comune di Ischia non è ancora giunta nessuna risposta, nonostante la prima richiesta sia stata inviata ben tre mesi fa. Ed allora sopratutto a tutela di tutti gli associati e del settore intero del commercio del comune di Ischia il presidente dell’Ascom ieri ha ribadito di voler accedere agli atti con prot. 20257 del 30 luglio. E questo è il secondo sollecito che fa seguito a quello, prot. 19103 del 16 luglio, e quindi alla richiesta originaria di accesso agli atti inviata in data 13 maggio 2015 al comune di ischia che non è stata ancora evasa.
L’Ascom con l’ultima istanza sottolinea che è legittimata alla presentazione di richiesta d’accesso agli atti ai sensi dell’Art 22, in quanto rientra nel novero dei “soggetti portatori di interessi diffusi” quale appunto le associazioni di categoria.
L’Ascom Confcommercio di Ischia aveva manifestato nei mesi scorsi la sua preoccupazione sull’eventualità della realizzazione in quel sito di un centro commerciale che lederebbe gli interessi dei commercianti della zona. Con l’istanza di maggio erano stati inoltre evidenziato alcuni vincoli cui la struttura è sottoposta: “ per tale struttura è consentito solo il restauro conservativo che si attua mediante interventi volti a preservare il patrimonio edilizio ed urbanistico esistente. Tali interventi devono rispettare gli elementi tipologici, formali e strutturali degli organismi edilizi e non modificare la loro destinazione d’uso, possono contemplare l’inserimento e l’integrazione dei servizi igienici purchè non vengano alterate le superfici, i volumi e l’aspetto esteriore delle singole unità immobiliari. Sono vietate le sopraelevazioni, nelle aree verdi o comunque libere non sono consentite nuove costruzioni, alterazioni del suolo, opere di sbancamento o di riporto, disalberamenti ed aperture di nuove strade. In poche parole il palazzo che risorgerà dalle sue macerie deve essere identico a quello precedente, e secondo l’ascom anche la destinazione d’uso non dovrà essere alterata.”
Con il nuovo, secondo, sollecito si cerca di ottenere la trasparenza che è stata finora negata . Tale silenzio sembra sempre più dar conferma ai “malpensanti” che sia prossima l’apertura di un mega discount. Non poche voci circolano che sia pronta una struttura ad insegna MD.