Dopo lo sprint iniziale di stamane, l’affluenza alle urne alle 19 per le regionali segna il passo: solo il Veneto supera il 43% (con l’affluenza per le comunali a Venezia che tocca il 46,3%) ma in tutte le altre regioni non si arriva al 40%. Colpisce il 35,5% dell’affluenza nella rossa Toscana, addirittura il 32,9% in Puglia. Non arriva al 40% neanche l’affluenza in Liguria, che si ferma al 39,5%, le Marche segnano appena un 34,2%, l’Umbria il 39,1%, la Campania si ferma al 35,9%. Il crollo è ancora più evidente se i dati si paragonano alle europee del 2014: allora, alle ore 19, in Veneto votò il 45,8%, in Liguria il 46,8, in Toscana il 49,2, in Umbria il 51,5, nelle Marche il 47,1, in Campania il 34% ed in Puglia il 34%. Polemiche tra e nei partiti sulle liste e botta e risposta tra i candidati e tra i big a livello nazionale, fino praticamente a ieri, complice la bella giornata di mare e il “ponte” del 2 giugno, devono aver scoraggiato molti elettori ad andare alle urne. E’ vero che ovunque, nelle precedenti rilevazioni di cinque anni fa il dato dell’affluenza alle 19 era più basso: ma allora si votava in due giorni, mentre oggi alle 23 i seggi chiudono. Il timore astensionismo era forte in molti candidati. I dati confermano le previsioni.