E’ un campionato mangia-allenatori, 13 cambi, 31 allenatori per 18 squadre. L’ultima vittima cè stata in casa Aprilia con il ritorno in panchina sdi Ferrazzoli che si è ripreso il posto che gli aveva soffiato Paolucci. Ma c’è chi può dormire, almeno per ora, sonni tranquilli. E’ Grassadonia mister del Messina. La serie utile della squadra, capace di conquistare ben 16 punti nelle ultime sette giornate, impreziosisce il lavoro del tecnico. L’Ischia è appena dietro con 15 punti. E il presidente Lo Monaco coglie l’occasione per lanciare il suo messaggio di “amore”: “La società punta a riconquistare palcoscenici più importanti e non a caso abbiamo cambiato guida tecnica, scegliendo un tecnico giovane, di qualità, che qui si gioca parte del suo futuro. Gianluca si è calato al meglio nella nostra realtà ed è senza dubbio l’allenatore sul quale punteremo anche l’anno prossimo. Lo stesso vale per la gran parte dei calciatori, anche se non ci strapperemo le vesti se qualcuno non vorrà più far parte di questo progetto”. Il traguardo sembra dietro l’angolo ma Lo Monaco non vuole abbassare la guardia: “Siamo ancora “nel mezzo del cammin di nostra vita”. Il rammarico è legato al fatto che nel girone di andata la squadra ha perso dodici punti negli ultimi minuti di gara. Ci è mancato qualcosa sotto l’aspetto caratteriale, altrimenti avremmo chiuso già allora in uno dei primi quattro o cinque posti. Ora ci attendono nove partite decisive, a cominciare da quella con il Chieti, che è un autentico scontro diretto. Sono una società ambiziosa, che sta rispettando le aspettative della vigilia. Ma siamo fiduciosi e concentrati. Non a caso questa settimana abbiamo imposto il silenzio stampa alla squadra, preferendo che i tesserati pensassero esclusivamente all’impegno di domenica per far sì che si possano concentrare adeguatamente, anche perché mi sembrava più consono in questo momento dare spazio alla voce della società”.