MARADONA JR., LE RAGIONI DELL’ADDIO AL NAPOLI UNITED: “QUATTRO STIPENDI NON PAGATI E TANTE ALTRE INGIUSTIZIE”

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In un lungo post su Instagram, l’ormai ex allenatore del Napoli United, Diego Armando Maradona Junior ha salutato tutti, ringraziato per la fiducia che gli è stata accordata, ma soprattutto ha spiegato le ragioni del suo addio alla panchina della società multietnica del presidente Antonio Gargiulo.

«Una società che rispetto e amo da quando è nata, nell’ormai lontano 2009. Le stelle, nello stomaco, di quella telefonata di giugno 2021 in cui il presidente Antonio Gargiulo mi chiedeva di diventare allenatore della prima squadra. Grazie, 10 volte grazie, per l’opportunità che mi ha dato. Il primo, un anno fantastico, tutto al proprio posto, tutti a spingere nella stessa direzione. Qualche sconfitta, tante vittorie. La cavalcata fino alla semifinale playoff, il traguardo più alto mai raggiunto dal Napoli United».

«Poi le stalle», continua l’allenatore nel post. «Il secondo anno, quello in cui ho resistito fino ad oggi. Quello degli stipendi non pagati a staff e calciatori. Quattro mesi, oltre 100 giorni senza percepire soldi. Ne ha risentito il lavoro, i rapporti personali. Ci sono ragazzi nella squadra che sono a migliaia di km da casa e il Napoli United li ha lasciati senza un centesimo per la spesa, senza cibo, in un caso anche senza acqua calda per diversi giorni. Non ho resistito, non sono più riuscito a restare fermo di fronte a tali ingiustizie. Fare integrazione, accoglienza e lasciare le persone senza cibo stona un po’».

«Come stona avere una passione – continua Maradona jr. -, farne il proprio lavoro, allenarsi, impegnarsi ogni santo giorno e non essere retribuiti. Allora dieci volte grazie per avermi concesso l’opportunità di allenare ma, no, così non ci sto. Non ci sto più. E i miei rapporti, anche personali, con chi mi ha mentito per mesi, aggiungendo una bugia dopo l’altra, sommando un “pagherò i ragazzi” dopo l’altro, sono chiusi. Ci tengo a ringraziare tutti i calciatori, professionisti veri, uomini rari e persone per bene. Per loro continuerò a esserci sempre. Ringrazio inoltre i dirigenti Mariano Improta, Vincenzo Caprio e Pietro Varriale, sempre vicini alla squadra. Ringrazio il fidato magazziniere Massimo Scognamiglio, re delle battute strappa risate. Mi dissero che scegliere lo staff sarebbe stato il mio compito più arduo. “Devi capire che persone ti metti vicino”, mi dissero. Dopo quasi due anni posso dire che ho scelto alla grande. Grazie al mio staff, fatto di persone preparate, fidate e pregni di passione».

«Con dispiacere – chiude l’ex Napoli United -, rammarico e un po’ di tristezza, ma consapevole di aver fatto la scelta giusta, mi congedo quindi dal Napoli United augurando alla società di trovare, o anche ritrovare, persone adatte a ricoprire determinati incarichi e garantire un futuro a questa società, sempre e comunque nel nome dei valori per cui è nata».