LO SVILUPPO DELLA MICRO ECONOMIA TERRITORIALE, PER MIGLIORARE IL NOSTRO COMUNE. DI ANTIMO PUCA

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Ischia, Comune martoriato, vive del proprio sudore sperperato al vento da incapacità espresse in molti settori, quali la politica dell’agroalimentare e del turismo. Le inadeguate risposte al territorio ed ai mercati da parte di una classe dirigente che dirige poco e malissimo, a volte è attenta solo ai propri interessi, ha determinato quello che da anni è sotto gli occhi di tutti: Piazza degli Eroi perde la memoria storica. La rotonda, punti di incontro di 4 eroi che hanno contribuito alla storia locale e nazionale, viene spostata e sostituita da una caccavella piastrellata con piastrelle di piscina d’albergo. La Siena, uno scandalo al sole. Il pino, simbolo identitario, è un lontano ricordo. Così le pinete. Ettari di terreno incolto non vengono utilizzati per la coltura di eccellenze agroalimentari e l’artigianato è pressoché inesistente senza politiche di sostegno. Il turismo è privo di un’offerta di qualità data la difficoltà di far quadrare i conti degli imprenditori. Abbiamo negli anni visto un susseguirsi di sindaci più o meno dediti al fine ultimo di un miglioramento del Comune. Ma la mia domanda è:”ma voi ci credete?” Quando si parla di progetti politici in alcuni periodi di elezioni ci si riferisce alle candidature. A tal proposito ho capito che il primo argomento per la fattibilità di una impresa sono i soldi da investire su un progetto politico, non il progetto stesso laddove esista e che spesso viene menzionato solo in pubblico, ma non su tavoli tecnici per la serietà con la quale meriterebbe un Comune deficitario come il nostro pur sempre pieno di talenti che esportiamo in ogni parte del mondo e di quelli che con coraggio combattono ogni giorno scegliendo di rimanere sul territorio con un sistema intriso di ogni sorta di difficoltà. Si può ancora credere in personaggi che pensano solo al do ut des della politica , cioè a quanto porteranno a casa loro dopo aver raggiunto lo scopo, la poltrona, avendo investito ingenti somme di denaro nelle proprie candidature e non solo, perché di benefattori in politica non ne conosco! Magari esistessero! LO SVILUPPO DELLA MICRO ECONOMIA TERRITORIALE darebbe linfa vitale per la nascita di un Comune più competitivo. I produttori agricoli sono sempre più soli, senza risorse economiche e infrastrutturali. Pur mantenendo la propria autonomia, i Comuni dell’isola dovrebbero muoversi con capacità e risorse di simile livello, pronti ad essere una sintesi di macro Comune. Una mia idea è quella di creare piattaforma economica Inter Comunale, tra i 6 Comuni, che raccolga l’eccellenza di ogni singolo Comune nel campo dell’agroalimentare e ne faccia un unico paniere di prodotti dove si possano attenzionare varie realtà imprenditoriali, lanciando il brand “ Ischia Mediterranea” targando ogni singolo prodotto con questo marchio e le specifiche Comunali. Seguire le produzioni con i compratori interessati fino all’acquisizione del prodotto in modo tale da garantirne un mercato. Istituire sul territorio dialogo con i nostri politici, le istituzioni ed i singoli imprenditori informandoli di quante e quali sono le risorse a cui accingersi nei prossimi anni che vedono proprio L’ agroalimentare al centro di queste risorse. I vertici di alcuni politici annaspano perché sono sempre di più in difficoltà nel gestire i loro uomini messi in discussione di vario tipo,dalle capacità di tenersi lontani dal malaffare a quello di essere credibili ed efficienti. Insomma,scegliere da quale parte stare dipende ancora una volta solo da noi. Scegliere l’uomo giusto non significa dare mandato ai soliti noti ma, qualora ce ne fosse la possibilità, a persone perbene che,con capacità e modo risoluto, combattono.

di Antimo Puca