La terza giornata di ritorno sancisce una spaccatura in classifica, con quattro formazioni in fuga verso la prossima C unica e ben dodici squadre alle loro spalle racchiuse in appena sette punti, a conferma che il torneo di quarta serie è caratterizzato da un grande equilibrio. Il Teramo capolista, in dieci per oltre metà gara dopo il rosso a Scipioni, non va oltre l’1-1 contro un redivivo Poggibonsi ma porta a due le lunghezze di margine sul Cosenza vice-capolista, sconfitto un po’ a sorpresa dal Sorrento rigenerato dagli innesti di mercato. Foggia e Casertanaconsolidano il piazzamento sul podio, grazie ai successi ottenuti dai pugliesi a Lamezia (calabresi in grave crisi di risultati, appena due i punti raccolti nelle ultime cinque giornate) e dai campani contro un Gavorrano che sembra l’unica società ad avere davvero mollato, per via dei dieci punti di divario dal dodicesimo posto che vale l’accesso ai play-out. L’esultanza dei calciatori della Casertana, che ha portato a nove le lunghezze di margine sul nono posto grazie al successo con il Gavorrano. Dopo il Castel Rigone, battuto nell’anticipo dall’Aversa Normanna di Nello Di Costanzo, che ha firmato una delle imprese di giornata, cade anche il Melfi, superato dal Tuttocuoio che dopo nove giornate in cui aveva raccolto appena un punto torna a credere in un piazzamento tra le grandi. Pesante ko interno anche per l’Ischia, sonoramente battuto a domicilio dal Chieti, che risale in decima piazza. Il Messina viene raggiunto in 14esima posizione daAprilia e Martina, che si sono annullate in vicenda. L’Arzanese sale a quota 17, a -7 dal Tuttocuoio, con Sasà Marra che non perde almeno la fiducia, anche in virtù della grande bagarre. Nel programma del prossimo turno spiccano il derby calabrese tra Cosenza e Vigor Lamezia e gli spareggi fra Aversa Normanna ed Ischia, tra Chieti ed Aprilia ed ancora tra Poggibonsi e Sorrento.