“Le corse notturne sono indispensabili per la comunità isolana!”

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    rima ancora del giudizio di merito, una considerazione di ordine metodologico. Il provvedimento della Direzione Generale Mobilità, sostenuto politicamente da Vetrella e dalla Giunta Caldoro, cozza con le indicazioni e prescrizioni di trasparenza che si affermano con la Legge Regionale 3/2002: ancora una volta si agisce a trattativa privata negando la libera concorrenza e discriminando la compagnia pubblica Caremar! E’ un provvedimento, sia pure provvisorio, che non elimina gli sprechi, uno degli obiettivi a cui Vetrella tiene, dal momento che è fuori da una gara al ribasso che in tanti mesi, dall’ultima trattativa privata (dal 15 gennaio del 2012), si sarebbe potuto mettere in essere, assegnando servizi nelle piena legalità e trasparenza.

    L’Ass. Vetrella esprime solo, e purtroppo ancora una volta, una scarsa predisposizione al metodo democratico, un’arroganza istituzionale che mal si addice all’Italia Costituzionale che vuole il superamento del decisionismo despote e l’affermazione del confronto con i cittadini –utenti, e soprattutto con le istituzioni comunali interessate (che non sono subalterne a nessuno!), oltre la concretizzazione di una pratica partecipativa che non può essere negata.

    Ma entriamo nel merito! Le corse notturne, che hanno una valenza sociale che include anche le legittime esigenze poste dagli autotrasportatori, non possono rimanere sulla carta; ad esse si deve tendere in ogni modo anche rivisitando, se necessario, il quadro orario in esercizio diurno con una ridistribuzione razionale e ragionata delle corse diurne. A questo punto è interessante interrogarsi per capire con quali considerazioni politiche l’Assessore istituire solo alcune corse notturne e non tutte, che comunque restano tra i servizi OSP da attivare, e come mai nulla fa in altra fascia oraria per venire incontro alle esigenze di mobilità dei pendolari, per consentire ad essi di poter comunque e in qualunque tempo meteo marino portarsi sui posti di lavoro, da e per le isole, senza sensibili ritardi.

    Ma vanno anche capite le contropartite rispetto alla scelta Medmar ( che nel passato hanno significato la soppressione di una corsa andata e ritorno sulla linea su Napoli ) e le motivazioni di fondo per tale scelta che contrasta con l’opportunità che avrebbe potuto avere la Regione ad impegnare la sua Caremar alle stesse condizioni ( saldo alla rendicontazione e bilancio separato ! ), offrendo servizi tutelati e di diversa qualità. Fa che si guarda già al futuro, predisponendo nuovi scenari di convivenza tra la Caremar privatizzata e la Medmar ? Interrogativi, a tale proposito ne nascono tanti, ma ce li riserviamo a tempo debito nella sciagurata ipotesi che Vetrella vinca la Sua battaglia per la privatizzazione della Caremar.

    Nicola Lamonica – Autmare