LAVORI AL “RIZZOLI”. IACONO: “TEMPI E MODI INCOMPRENSIBILI, SOLIDARIETA’ A PAZIENTI E LAVORATORI”

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Tornano i lavori all’ospedale Rizzoli e tornano anche i disagi per utenti e lavoratori. Ad affermarlo è il consigliere comunale di minoranza a Forio Vito Iacono, che in un post su Facebook ha attaccato in particolare la tempistica dei lavori e la loro modalità di esecuzione, esprimendo però innanzitutto solidarietà alla direzione sanitaria, a tutti gli operatori e ai pazienti del nosocomio lacchese, che si trovano ancora una volta a fare i conti con questo tipo di problematiche.

“Esprimo la mia personale e politica solidarietà al personale ed alla direzione sanitaria, a tutti gli operatori ospedalieri ed ai pazienti per l’ennesima scelta, incomprensibile, di aprire un nuovo cantiere, stravolgendo l’organizzazione e l’assetto di una struttura già in grave difficoltà per la carenza di personale e altre evidenti criticità.

Nessuno mette in dubbio la necessità di realizzare interventi indispensabili per la sicurezza della struttura, ma sono la tempistica e le modalità di esecuzione che non convincono e che penalizzano l’utenza e gli operatori costretti a lavorare in condizioni complesse!!!

Tutto questo per salvaguardare altre logiche legate a scadenze non imputabili a chi poi è costretto a pagare le conseguenze di ritardi insopportabili, a cominciare dalle infinite opere di ampliamento.

Non c’è una logica, solo l’esigenza di aprire il cantiere per evitare il rischio di perdere i finanziamenti del PNRR. Si cominciano i lavori di collegamento con l’area interessata dall’ampliamento che non c’è. Sono convinto che si poteva fare diversamente e meglio anche trasferendo i soldi del PNRR sull’ampliamento e liberando risorse per il successivo intervento di collegamento.

Ma è tutto assurdo!

Dopo il crollo all’ingresso ed un intervento tampone che poi, come al solito, è diventato definitivo, ci si aspettava ben altro piano di interventi per rendere pienamente fruibile quell’area. Ed invece …

Unica nota “positiva” è la riapertura di una delle stanze della chirurgia al primo piano interessata dal crollo e chiusa da allora ed oggi, per l’occorrenza, miracolosamente ritornata agibile.

Sono anche stanco del luogo comune “meno male che ce l’abbiamo questo ospedale”, affermazione offensiva dei tempi che viviamo e del ruolo strategico e fondamentale che ha un presidio sanitario per la sopravvivenza di una comunità.

Sono convinto che Ischia merita di più!

Intanto grazie a tutti quelli che in questi giorni e nei prossimi, spero non troppi, si stanno adoperando tra mille difficoltà a dare continuità alle prestazioni sanitarie. E comunque mi aspettavo un comunicato di scuse all’utenza con la descrizione di quanto stesse accadendo ed il nuovo assetto organizzativo e logistico della struttura.

Una questione di sensibilità e rispetto, che non c’è, con buona pace della solita politica complice, silente ed indegna! Me compreso!”