Tante volte abbiamo rimproverato l’isola d’Ischia di non essere coesa, i sei comuni di lavorare in modo scoordinato tra di loro e senza una politica, soprattutto del turismo uniforme. L’estate 2015 ha dimostrato che l’Isola sa essere unita, nei problemi e nei disagi risulta compatta. Parliamo chiaramente dei lavori pubblici, il leitmotiv di questa stagione, che stanno flagellando un po’ tutto il territorio isolano, senza eccezioni. Ischia, Casamicciola, Barano, Forio, sono tutti alle prese con il completamento della rete fognaria e a farne le spese, come sempre i residenti e i turisti. Spostarsi sull’isola è oggi un’impresa ardua: da sempre, in questo periodo dell’anno, Ischia ha dovuto fronteggiare un’emergenza traffico acuita dai numerosi veicoli provenienti dalla terraferma, ma se a questo si aggiungono i lavori e la carenza di mezzi pubblici il mix che ne esce è micidiale. Molti i turisti che si lamentano del caos della nostra isola, persone che scelgono Ischia per rilassarsi e fuggire dalle città e invece si trovano costretti a convivere anche in vacanza con gli stessi problemi da cui vorrebbero allontanarsi almeno per qualche giorno. La lista delle strade coinvolte è lunghissima: da Via Leonardo Mazzella a Citara, dalla provinciale di Barano al Castiglione, e nuovi cantieri ancora in programma per i prossimi giorni. E se a questo si aggiunge l’imprevedibile, come è accaduto ieri con la tromba d’aria che ha alzato tanta polvere da rendere il paesaggio di Ischia Ponte quasi lunare, allora lo scenario è completo e la pazienza degli ischitani e dei turisti ormai al limite. I lavori erano necessari, non si poteva perdere il finanziamento europeo, ce lo sentiamo dire ormai quotidianamente, ma sicuramente le modalità di realizzazione sono discutibili e su questo si poteva e si doveva fare qualcosa di più per limitare i disagi. Ormai la speranza è che finiscano nel più breve tempo possibile e che, visto i precedenti, via Cossa insegna,vengano realizzati a regola d’arte, senza rendere necessari ulteriori interventi.