ISCHIA. PASSEGGIATA DI SAN PIETRO, IL PAS SALVANATURA: SOSPENDETE SUBITO I LAVORI!

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Il presidente del PAS Pan Assoverdi Salvanatura, Rino Romano ha inviato una istanza al Comune di Ischia chiedendo che vengano immediatamente fermati i lavori della passeggiata di san Pietro, evidenziando che l’intervento della passeggiata di San Pietro, ricade in zona Sic. Cosa di cui nessuno si era accorto. Infatti i fondali marini di Ischia, Procida, Vivara e l’intero periplo costiero di Ischia costituiscono un Sito d’Importanza Comunitaria (n. IT80. 300.10) “ai sensi della Direttiva Cee 92/43”. E spiega, infine, Romano che per tutti gli interventi nelle zone Sic occorre una speciale procedura (VINCA-VAS) che il Comune non risulta aver espletato.

Ecco l’istanza inviata dal “P.A.S. – PAN ASSOVERDI SALVANATURA” ente di volontariato, fondato nel 1989 al comune di Ischia ed agli indirizzi interessati:
Al Capo Uff. Tecnico COMUNE DI ISCHIA (NA)
Al Segr. Com. COMUNE DI ISCHIA (NA)
e p.c. All’Ispettorato per la Funzione Pubblica – ROMA
e p.c. Al Difensore Civico Reg. Campania – NAPOLI
Al Dir. AMP “Regno di Nettuno” – ISCHIA (NA)

OGGETTO: COMUNE DI ISCHIA (NA). Progetto per la mitigazione del rischio “acqua alta” sulla riva destra e riqualificazione del Porto d’Ischia. Nonchè per la realizzazione di una passerella pedonale in legno-ferro, per il collegamento tra via Porto e via F. Buonocore. RUP Ing. Luigi De Angelis. Impresa “Operazione” s.r.l. (già al centro di un contenzioso al TAR Campania, Sez. I, Pres. Salomone – deciso con sent. n. 2659 del 7-2-24 – per l’aggiudicazione dell’appalto). MANCANZA DELLO “STUDIO D’INCIDENZA” (conforme alle Linee Guida Naz, – Conferenza Perm. Stato-Regioni 28-11-2019, rep. 195).

Con riferimento alla progettazione “de qua” – in corso d’opera – di forte impatto ambientale, destinata – previa modifica delle esistenti scogliere (ved. Ord. Uff. Circ. Mar. Ischia n. 74 del 18-6-24, a firma del T.V. Antonio Magi) – a cambiare il waterfront e le visuali panoramiche di uno dei punti più suggestivi dell’isola d’Ischia, di rilevante valore paesaggistico, archeologico, per la biodiversità (di cui la popolazione è venuta a conoscenza dai mass media) e che, malgrado la coda della pandemia “SARS COV2”, avrebbe meritato, nella fase istruttoria (2021) un maggior coinvolgimento delle forze sociali, delle categorie produttive, degli stakeholders, l’intestata associazione ambientalista/culturale, senza fini di lucro, portatrice d’interessi adespoti, riconosciuta – sin dal 1995 – come “ente di volontariato, d’utilità collettiva” (D.P.G.R. 1 marzo 1995 n. 1463), iscritta al Registro Unico Naz. Terzo Settore (rep. n. 86962) si pregia rappresentare quanto segue, condividendo, in larga parte, le perplessità degli abitanti della zona di “San Pietro” (ved. rassegna stampa alleg.).
Fermo restando la linearità della partecipazione procedimentale e delle procedure V.I./V.A.S. (valutaz. incidenza, ambientale strategica) visto che l’intera fascia costiera isolana, rientra, ai sensi della Direttiva CEE 92/43 (cfr. DD.PP.RR. 357/97, 120/2003) nell’area SIC/ZSC n. IT8030010 “fondali marini di Ischia, Procida, Vivara” (D.M. 3 aprile 2000, D.M. 21 maggio 2019).
In particolare, ai cittadini, che hanno sollevato la protesta, stanno a cuore le sorti della caratteristica “Spiaggetta dell’Acquario”, che sorge nei pressi della Stazione Zoologica “A. Dohrn”, via Porto 127 e l’attiguo “Bagno Emiddia” (dai grafici allegati al progetto in epigrafe, non si evince se il lembo di arenile, sarà “sacrificato” alla grossa “pedana” in oggetto ed alla sottostante “massicciata”). Difficile, peraltro capire – come sostiene il pittore Massimo Venia – l’utilità di una bretella di collegamento tra la “rive droite” e via Francesco Buonocore, posto che quest’utima zona risulta facilmente raggiungibile da Piazza Croce.
Stupisce che l’AMP “Regno di Nettuno”, nulla abbia eccepito sull’inosservanza del D.L.vo 152/2006; dell’alleg. 1 “Intesa Stato-Regioni” 28 nov. 2019, rep. n. 195; G.U. n. 303 del 28-12-19.
Alla luce di quanto sopra, la scrivente associazione propone l’indizione di una riunione, presso la casa comunale, aperta agli enti esponenziali ed agli organi di stampa, nel corso della quale – alla presenza dei tecnici che stanno coordinando i lavori ed eventualmente del Sindaco – siano chiariti gli aspetti che preoccupano l’opinione pubblica, riservandosi idonei interventi, presso le competenti Autorità. Nelle more dell’incontro, CHIEDE LA SOSPENSIONE URGENTE DEI LAVORI, NEL TRATTO DESCRITTO (spiaggia libera dell’Acquario).
Superfluo, infine, ricordare che l’omissione della necessaria valutazione ambientale, comporta l’annullabilità degli atti conseguenti, per violaz. legge : art. 11, comma 5, D.L.vo 3-4-2006 n. 152.
p. Assoc. “P.A.S. – PAN ASSOVERDI SALVANATURA” (dr. G. Rino Romano)