Una serie di criticità inerenti il servizio sanitario locale interessano e affliggono il territorio isolano. Il ruolo e i compiti che la legge affida ai Sindaci come rappresentanti sanitari, ovvero tutori della salute dei cittadini, dovrebbe essere garantita da un rapporto stretto e sinergico con le istituzioni regionali e le ASL. Carenza di Medici di medicina generale. Necessità di spostarsi verso grandi città per ricevere cure specifiche. Tempi di attesa più lunghi e difficoltà logistiche, specialmente per le persone anziane o con problemi di mobilità. La mancanza cronica dei medici di medicina generale e nei reparti, le lista d’attesa, l’accesso difficoltoso se non impossibile per accedere alle prestazioni dipendono dalla nostra ASL.
Mancanza dei “Medici di famiglia”.
Tempi di attesa lunghi per le prestazioni sanitarie.
Restrizione delle risorse nazionali e regionali e relative conseguenze sull’erogazione dei servizi nel rispetto dei LEA. Carenza di personale medico, infermieristico e tecnico.
Mancata pianificazione delle attività sanitarie in coordinamento con le risorse degli enti del terzo settore con la giusta e dovuta considerazione delle persone fragili.

I fondi PNRR, Missione 6, sono destinati a sostenere l’assistenza territoriale, nonché la parte di digitalizzazione. La finalità è quella di potenziare il sistema sanitario locale e non riconvertire strutture già esistenti. I servizi sanitari teoricamente più vicini ai cittadini richiedono ulteriori risorse umane di cui l’azienda sanitaria locale è carente.
I Sindaci sono la massima autorità sanitaria locale: art. 217 del R.D. 27 luglio 1934 n. 1265, così come richiamato dall’art. 13 della legge 833 del 1978 e il 4° comma dell’art. 50 del D.lgs 267 del 2000.
La gestione della salute con il D. Lgs 502 del 1992 è stata affidata ai Direttori Generali delle Aziende Sanitaria Locali. Tuttavia i Sindaci sono i responsabili della condizione di salute della popolazione del territorio. Il consiglio Comunale condivide questa responsabilità. Dovere dei Sindaci è quello di svolgere il ruolo di garanti dei cittadini nei confronti dell’azienda sanitaria sollecitando, ove necessario, il rispetto dei diritti alla salute della comunità.
E’ importante ricordare che la L. R.18/1994 affida ai Sindaci e alla Conferenza locale sociale e sanitaria funzioni di indirizzo, controllo e valutazione.
Le funzioni che la legge affida alla Conferenza locale sociale e sanitaria sono: – definizione, nell’ambito della programmazione regionale, delle linee di indirizzo per l’impostazione programmatica delle attività dell’azienda unità sanitaria locale; – esame del bilancio pluriennale di previsione e del bilancio di esercizio dell’azienda unità sanitaria locale e trasmissione alla Giunta regionale delle relative osservazioni; – verifica dell’andamento generale dell’attività dell’Azienda unità sanitaria locale.
Le ASL sono responsabili dei bisogni dei cittadini. Il loro compito è provvedere a soddisfare tali bisogni, erogando i LEA, con i fondi assegnati alle Regioni.
Il Managment aziendale deve perseguire costantemente l’ECONOMICITA’, ovvero il bilanciamento tra risorse e finalità, cercando di mantenere l’efficienza e l’efficacia, mantenendo l’equilibrio economico e finanziario. Incrementando il patrimonio tangibile e intangibile, capitale umano, competenze specializzate e di alta professionalità. Cosi come deve conseguire la capacità di RISPONDERE adeguatamente ai BISOGNI DI SALUTE dei cittadini.
Le Regioni possono legiferare in materia nel rispetto dei principi generali posti dalla legislazione statale nonché dei livelli essenziali. Prestazioni e servizi inclusi nei LEA rappresentano il livello essenziale garantito a tutti i cittadini che le Regioni debbono assicurare. Ciò non toglie che, utilizzando risorse proprie, le Regioni possano garantire servizi e prestazioni ulteriori rispetto a quelli previsti nei LEA.
La salute è questione nazionale, regionale. Ma che riguarda i cittadini delle comunità locali. Ecco perché sono i Sindaci in primis ad avere una responsabilità in ambito sanitario. È quanto mai opportuno richiamare la massima attenzione di tutte le componenti politiche e istituzionali del territorio isolano, nella speranza che ci sia una coralità di voci verso Ischia, sorda alle esigenze dell’isola.
La mancanza cronica dei medici di medicina generale e nei reparti. Le lista d’attesa. L’accesso difficoltoso, se non impossibile, per accedere alle prestazioni, dipendono dalla nostra ASL.
di Antimo Puca