La richiesta di cancellazione dell’intestazione di Via Alfredo De Luca nel Comune d’Ischia, all’omonimotenente pilota nasce dalla lettura delle lettere inviate dal Pilota alla famiglia, raccolte in un volumetto pubblicato dalla famiglia stessa nel 1940, per onorare la sua memoria. Rileggiamo qui di seguito alcuni brani contenuti nelle lettere: “La guerra- quella guerra italiana e fascista- era il suo elemento. “Metterei la firma per una guerra a vita” dice il tenente pilota Alfredo De Luca.” “In un temperamento come il suo il fascismo era un fatto di natura. Ragazzo appena- hanno scritto i suoi superiori- apparteneva alle squadre delle avanguardie. Il suo entusiasmo per Mussolini era incontenibile, dicono i suoi superiori: “Se Mussolini me lo ordinasse, mi spezzerei la testa nel muro” aveva detto un giorno. E di laggiù, dall’Etiopia, scrisse: “Seguiamo gli ordini del nostro Duce, pronti a conquistare il mondo intero se ce lo comandasse: ne abbiamo lo spirito e non ci manca la forza”. “Quante volte durante i bombardamenti o nella caccia spietata al nemico che fuggiva l’osservavo e lo seguivo” commenta un suo superiore. “Poi siamo entrati nel canale di Suez- De Luca scrive in una delle sue lettere alla madre.- Spettacolo commovente di patriottismo. Abbiamo incontrato a tante miglia dalla Patria navi italiane con le quali ci siamo salutati inneggiando a S.M. il Re ed al Duce mentre dalle sponde del canale gli italiani residenti ci salutavano con saluto fascista”. “Finalmente anche noi avanziamo di nuovo- scrive in un’altra lettera alla famiglia.- Il nemico è in rotta, lo inseguiamo lo bombardiamo. E’ il terrore! Fuggono in ritirata disfatti. E’proprio bello, entusiasmante. E’il premio del nostro sacrificio. Quando ti arriverà questa lettera avrai già letto la notizia nei giornali ed avrai già provato la gioia che noi proviamo” “Il fronte si allarga, le nostre truppe avanzano e noi qui mordiamo il freno- descrive la delusione in un’altra lettera alla madre- Speriamo venga presto il nostro turno nuovamente! La politica europea si intorbida, si parla di trattati, di pace! Ma noi speriamo di essere ancora in tempo per rientrare in linea, per vendicare i nostri morti, fino ad oggi 27, al campo di Gura e portare la nostra forza, il nostro entusiasmo sempre maggiormente nel cuore del territorio nemico, a dispetto di tutti i nostri amici sanzionisti”. “Sono felicissimo! Credi pure che per un italiano fascista convinto come io sono, è una gioia poter vedere trionfare questa cara Patria a dispetto delle diverse home fleet che non ci impressionano per nulla. Stiano piuttosto attente a tendere il nostro arco perché la nostra freccia piena di puro entusiasmo, di un non calcolato coraggio potrà inaspettatamente colpire nel segno, dando impulso al tramonto e al naufragio di questa vecchia, noiosa ed ebrea Inghilterra che finora sul nostro entusiasmo ha speculato arricchendosi del nostro sangue” “I nostri cari amici ancora una volta scappano, un po’ più disperatamente del solito con il nostro accompagnamento musicale ormai di prammatica- racconta in una nuova lettera con ironia e cinismo- Sulla piana del lago Ascianghi un vero sterminio! Migliaia e migliaia di loro sotto il nostro tiro; paralizzati dalla paura non scappano più neanche quando vedono i nostri apparecchi. Nell’ultima azione sono stato nuovamente colpito all’apparecchio. Sette nuovi buchi, ora sette nuovi circoletti tricolori. Per noi è un vanto!”. “Riforniamo a Gondar la colonna Starace, voliamo spesso su Dessiè e le strade vicine. C’è sempre qualche obiettivo a nostra disposizione e sempre qualche nuovo morto da fare. Credo di averne solla coscienza parecchi!”- conclude con fanatica autoesaltazione. Questi brani, che denotano allucinazione, fanatismo fascista, autoesaltazione farneticante, appartengono al volume “Lettere dall’Africa del Ten. Pilota Alfredo De Luca Medaglia d’oro” pubblicato dalla famiglia il 29 ottobre 1940 in sua memoria. Lettere che, secondo il Generale d’Armata Aerea G. Valle, sottosegretario di Stato per l’Aereonautica, che scrive nell’introduzione, “documentano la purezza della vita offerta alla Patria, illuminano il carattere pieno di sentimento, di spontaneità, di gioiosa fiducia in se stesso, di sicurezza nell’avvenire”. A questo Tenente Pilota il Comune d’Ischia ha intestato un’arteria stradale del Comune. La Cellula isolana del PMLI- di comune accordo con la sezione ANPI dell’isola d’Ischia, con il Pan Assoverdi e con il Comitato isolano dei VAS, chiede al sindaco d’Ischia, alla sua amministrazione di cancellare tale intitolazione poiché, nel rispetto dei principi espressi dalla Costituzione di una Repubblica nata dalla resistenza antifascista, non condivide l’azione, lo spirito, i sentimenti, le “gioie” espresse dal Tenente Alfredo De Luca. Insieme a tale richiesta, si avanza anche quella di cancellare la cittadinanza onoraria conferita dal Comune d’Ischia a Benito Mussolini. E si propone infine, la revoca della cittadinanza onoraria deliberata dal Comune di Forio e conferita al sottosegretario alla Giustizia Dalmastro, le cui affermazioni pubbliche, condivise tra l’altro dalla Premier e dal suo governo, relative alla necessità di togliere l’aria, con vetri chiusi ermeticamente, sui mezzi di trasporto dei detenuti, appaiono indegne di un paese civile e chiaramente farneticanti.
Cellula PMLI isola d’Ischia