Cosa è successo stamani al centro di salute mentale di via michele mazzella ad Ischia? La telefonata di un utente ci avverte che c’è del movimento in atto: si sospetta che l’annunciato trasferimento del centro, insieme ad altri servizi sanitari disseminati sul territorio isolano, presso un’unica struttura a casamicciola, possa divenire realtà proprio in queste ore. Sul posto, in realtà c’è del movimento frenetico, tra telefonate ed utenti in attesa di sapere notizie sulla loro sorte: la fibrillazione è palpabile, non ci vuole il medico specialista per rendersene conto, nonostante qualcuno tenti di buttare acqua sul fuoco, per depistare l’attenzione mediatica. Ma il “tam tam” è già corso veloce sul web e via sms… “Stiamo cambiando i mobili vecchi con quelli nuovi”, sono le risposte dall’interno. Da una parte è comprensibile il tentativo di voler salvaguardare la incolumità emotiva degli utenti del centro, ma questi ormai sono già ben consci di quanto accade o dovrà accadere… Lo sono fin dal gennaio di quest’anno, allorquando hanno manifestato dinanzi alla sede del distretto sanitario a via alfredo de luca; da sempre, hanno fatto sentire le loro ragioni: spostarsi a piazza bagni a casamicciola, da raggiungere ogni giorno per le loro attività educative e ricreative, diventerebbe un problema serio, legato alla mancanza di collegamenti. Già, il trasferimento all’hotel stefania di casamicciola: lì, l’asl napoli 2 nord fin dal 2012 sembra abbia stabilito di concentrare i servizi sanitari disseminati sull’isola e troppo dispendiosi. Quindi, causa spending review, il centro di salute mentale di ischia, villa orizzonte di barano, il presidio sanitario di monterone a forio, andranno tutti concentrati lì. La sistemazione logistica, per chi conosce i luoghi, è sempre parsa a dir poco infelice, in termini di collegamenti e di parcheggi… Nelle diverse manifestazioni poste in essere da cittadini e forze politiche, sono emersi anche particolari allarmi legati alla sicurezza dei luoghi: quella zona di piazza bagni è tristemente nota per gli eventi franosi accaduti il 10 novembre 2009…Una ferita ancora aperta, troppo fresca per essere facilmente dimenticata… Ora, allarmismo a parte, la società civile, gli operatori e soprattutto gli utenti e le loro famiglie, coloro cioè che vivono la loro quotidianità in queste strutture, chiedono giustizia. Ed è per questo che, quando stamani gli operai della ditta incaricata dall’asl di monteruscello di eseguire il trasloco, si sono presentati a via michele mazzella, hanno incontrato innanzitutto un muro umano di incredulità ed opposizione composta. Non ci stanno ad essere trasferiti, senza aver potuto contare sulle decisioni, senza aver detto la loro… Nel frattempo, l’operazione che era stata differita nel tempo, per un cavillo burocratico, è ripresa poi poche ore dopo; sul posto, c’è aria di incertezza e di tristezza, mentre le suppellettili, le scrivanie, i mobili vengono ammassati nel vialetto laterale… nemmeno la via giudiziaria, che pure si è interessata della vicenda, potrà cambiare il corso inesorabile delle cose… come sempre è la politica che deve dare risposte concrete e di buon senso ai cittadini, con la stessa celerità ed intensità con la quale, ad esempio, si è vinta la lotta per lasciare il tribunale ad ischia…