Il contastorie in questa quarta edizione sabato scorso ha voluto ricordare a suo modo eduardo de filippo a 30 anni dalla morte; la stessa sera è stata dedicata alla memoria di pasquale nonno, già direttore de Il Mattino. Ma cosa lega eduardo con il direttore Nonno? Lo ha spiegato Titta Fiore, responsabile dei settori cultura e spettacolo del quotidiano di via chiatamone: “Il filo rosso che lega la personalità ed il lavoro di eduardo de filippo con pasquale nonno è l’identità napoletana, che entrambi hanno voluto mantenere alta nello specifico delle loro opere e nella loro vita”. D’altronde gli organizzatori avevano già motivato la scelta, specifica ed inusuale, di ricordare il grande eduardo, “fuori da ogni clichè abusato”, con la proiezione di un film delicato, “Campane e martello”, girato nel 1949 tra forio ed ischia ponte. Un film nel quale eduardo de filiuppo interpreta un giovane prete, un ruolo inusuale, al fianco di gina lollobrigida e yvonne sanson. Di questo lavoro ha parlato il giudice raffaele martorelli, di origine foriana, presidente di sezione del tribunale di milano e presidente di sezione della commissione tributaria regionale della lombardia. Un giudice attore: dopo una esperienza giovanile, martorelli ha ripreso qualche anno da a recitare, portando in scena a milano proprio le opere di eduardo. Tornando a “Campane e martello”, un film girato nel tessuto isolano dell’epoca: per martorelli è uno straordinario percorso nella memoria, un eccezionale documento storico sulle persone e sui luoghi dell’isola del tempo, perchè si rivedono persone e strade che oggi non ci sono più…” La serata, ai piedi del torrione, è stata coordinata dal giornalista e scrittore Nino masiello: un amico e profondo conoscitore di forio e dell’isola d’ischia ed impreziosita dalla presenza tra il pubblico di ginella, moglie di pasquale nonno, che ne ha ricordato l’attaccamento a napoli e alla sua forio…