Ieri è morto Aldo Masullo, aveva 97 anni. Un filosofo con la passione per la politica. Napoli gli ‘regalò’ la cittadinanza onoraria: un premio ad un figlio vero, nato in Irpinia.
Ieri 24 aprile si è spento il Aldo Masullo, filosofo e politico napoletano. Il giorno di Pasqua aveva spento 97 candeline: Avellinese di nascita, in realtà, ma napoletano d’adozione: tanto legato alla città dove insegnava, da ricevere la cittadinanza onoraria come regalo di compleanno.
Aldo Masullo ha trascorso i primi anni della sua vita a Torino, per trasferirsi successivamente a Nola, dove ha frequentato il liceo classico Carducci. Presso l’Università Federico II ha conseguito due lauree: la prima in Filosofia, nel 1944, e la seconda in giurisprudenza, nel 1947. Fino al 1951 ha esercitato la professione di avvocato penalista. Professore di Filosofia Morale all’Università Federico II di Napoli, negli anni delle contestazioni era considerato tra i docenti “progressisti”: da allora il suo impegno politico non si è mai fermato.
Tra le file del Partito Comunista è stato prima Deputato, dal 1972 al 1976, e poi Senatore dal 1976 al 1979. Dal 1994 al 1996 e dal 1996 al 2001 è stato nuovamente eletto al Senato. Durante i suoi mandati si è sempre occupato del sistema scolastico, portando in Parlamento molte delle richieste degli studenti, dai quali fu molto amato proprio per il suo carattere progressista. Capolista del PDS nelle elezioni amministrative del giugno 1992 e poi, nel marzo del 1993, protagonista a Napoli della innovativa esperienza della “giunta del sindaco”.
E’ stato membro della Commissione di vigilanza dei servizi radiotelevisivi.
Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha espresso il cordoglio personale e cittadino: “Ha lasciato la vita terrena il maestro Aldo Masullo, al quale recentemente abbiamo anche conferito la cittadinanza onoraria di Napoli – afferma De Magistris -, che definisce Masullo “uno dei più grandi filosofi del secondo novecento, di altissimo profilo etico, di profondo rigore intellettuale”.