I sindaci isolani, capeggiati da Giacomo Pascale, sindaco di Lacco Ameno , scrivono al presidente del consiglio dei ministri, Giuseppe Conte chiedendo che il decreto terremoto venga applicato anche alle tre municipalità dell’isola colpite dal terremoto del 21 agosto del 2017 – Casamicciola, lacco ameno e forio – assicurando loro gli stessi diritti dei cittadini dell’Abbruzzo e della pianura padana colpiti dal sisma del 2012 e dal ultimo quello del centro Italia.
L’invito rivolto a Conte è “ fare tutto quanto in suo possesso affinché nel decreto di conversione del decreto legge 55/ 2018 possano essere inserite quelle norme, che anche senza prevedere ulteriori stanziamenti per la ricostruzione – che dovranno necessariamente essere assegnati con la prossima legge di bilancio, restituiscano pari dignità ai terremotati ischitani, rispetto agli altri sventurati cittadini italiani”.
Nella lettera i sindaci riassumendo la storia del sisma dell’agosto scorso aggiungono che è “ un terremoto dimenticato dal governo dato che negli undici mesi trascorsi dall’evento non abbiamo avuto dal governo risposte idonee all’avvio della ricostruzione. L’unica cosa che ha funzionato – si legge ancora nella nota – è la fase dell’emergenza ottimamente coordinata dal reparto protezione civile. Tuttavia la dichiarazione di emergenza è di imminente scadenza e nello stato in cui ci troviamo non possiamo che chiederne la proroga. Noi sindaci ci troviamo stretti tra le giuste istanze della popolazione che anela a un celere rientro nelle proprie abitazioni e la mancata risposte del Governo che non ha ancora proceduto alla nomina del commissario delegato e alla emanazione del decreto che disciplini le modalità e i criteri della ricostruzione per l’utilizzo delle esigue risorse rese disponibili dal governo precedente”.
La lettera dei sindaci isolani si conclude con l’invito a Conte a visitare i luoghi del sisma il 21 agosto prossimo.