FORZA ITALIA. IN CAMPANIA PRONTO UN PIANO B: PRESIDENTE CARFAGNA

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Non solo il Pd . Anche Forza Italia ha il suo “piano b” per le prossime Regionali. E pure stavolta è previsto un cambio di candidato presidente in corsa. Il progetto di riserva tira direttamente in ballo Mara Carfagna. Che potrebbe anche scalzare Stefano Caldoro come leader campano del centrodestra. E perciò, anche in vista di questa eventualità, avrebbe rassegnato le dimissioni da coordinatrice provinciale salernitana, proprio per dedicarsi, anima e corpo, a questa nuova ipotesi. Del resto la nota con cui ha comunicato l’addio a Salerno contiene un passaggio sibillino: «Il momento particolarmente delicato che Forza Italia vive – scrive la portavoce forzista alla Camera – la determinante scadenza elettorale delle prossime elezioni regionali e comunali, il lavoro fatto in questi anni per radicare sempre di più il partito sul territorio, mi impongono di profondere sempre maggiori energie nella mia azione politica per Salerno e la Campania, senza ovviamente venir meno all’impegno che mi viene richiesto nel resto del Paese, a tutela e rilancio delle tematiche che hanno caratterizzato la mia responsabilità da ministro del Governo Berlusconi».

E non è un caso che i rumor di una sua imminente discesa in campo in Campania siano diventati sempre più insistenti proprio in queste ore. Tant’è che gli indizi adesso si moltiplicano e potrebbero diventare certezze nel caso in cui Angelino Alfano non dovesse sottoscrivere l’alleanza con Caldoro. Che loda la Carfagna definendola «una dei più autorevoli dirigenti di Forza Italia» ma al tempo stesso pone dei paletti ad una sua ricandidatura. Il presidente uscente, difatti, ha messo tra le sue priorità proprio il sostegno del Nuovo centro destra. Un concetto ribadito pure al Cavaliere, a cui Caldoro ha fatto sapere di non essere disposto a correre senza il sostegno del Ncd. E in questo caso la pedina da muovere sarebbe proprio Mara Carfagna, la cui candidatura è sponsorizzata direttamente da Silvio Berlusconi, vero regista della manovra, che non vuole lasciare la Campania al Pd. Carfagna, dunque, sarebbe l’alternativa designata che piace a tutti, perfetta anche per scontrarsi con il guardasigilli Andrea Orlando, qualora il Pd dovesse defenestrare Vincenzo De Luca. Anzi sarebbe preferibile pure a Caldoro, proprio per il suo conclamato appeal. D’altronde i “plus” della Carfagna sono noti: è radicata sul territorio, è stata miss preferenze nel 2010, battendo tutti i record, e secondo le relazioni della sondaggista Alessandra Ghisleri piace agli elettori, in particolar modo quando interviene in tv.

La chiamata alle armi dell’ex ministro, quindi, non sarebbe una sorpresa e la Carfagna non si tirerebbe certamente indietro, pur sapendo che l’impresa, specialmente senza il sostegno dall’aera moderata, che potrebbe essere il vero e proprio ago della bilancia, sarebbe piuttosto ardua. Perché nel conto complessivo devono essere messi in preventivo pure i litigi all’interno del centrodestra campano e la spaccatura in atto. Ma anche in caso di sconfitta il suo “sacrificio” per la causa forzista non sarebbe vano. Per lei, difatti, sarebbe già pronto un incarico di grosso prestigio all’interno del partito. Nel frattempo l’abdicazione da coordinatrice provinciale a Salerno non è stata indolore. Uno dei suoi uomini più fidati, Antonio Roscia, coordinatore cittadino azzurro, ha rassegnato le sue “dimissioni irrevocabili”. «Il mio – spiega Roscia – è un disperato ultimo atto di amore politico verso Mara Carfagna. Deve rimanere perché Forza Italia a Salerno s’identifica con lei. Gli altri sono nulla, a cominciare da me».

da lacittadisalerno.gelocal.it/