A Forio non si può morire di domenica!
O meglio. Non si può accedere ai cimiteri foriani di domenica o nelle giornate di festa!
Ma non solo: si devono rispettare gli orari di chiusura dei cimiteri nei giorni feriali che, per il periodo da maggio a settembre, è alle 19. Ma l’ordinanza del sindaco limita alle 17 l’orario ultimo per le celebrazioni funebri.
Alle disposizioni di cui sopra, ovviamente dovranno attenersi anche i funerali provenienti da altri comuni.
Il tutto – si scrive – preso atto della necessità di regolamentare gli orari per i trasporti funebri e lo svolgimento dei relativi cortei su tutto il territorio comunale, al fine di evitare intralci alla circolazione stradale e particolarmente ai mezzi di soccorso…
Tutto ciò però si può fare, estate dalle 8 del mattino fino alle 17, incentivando di fatto i cortei funebri nelle ore di massima calura estiva…
Come si deve svolgere il trasporto del defunto, è anche precisato: secondo il percorso più breve che va dalla casa dell’estinto, alla chiesa dove si celebra il rito funebre (qui la sosta deve effettuarsi lo stretto tempo necessario ad officiare il rito religioso) ed infine il cimitero. Nessuna altra sosta, salvo casi eccezionali, è consentita al feretro durante gli spostamenti. Per eventuali altre cerimonie diverse dalle rituali, occorre la preventiva autorizzazione del sindaco.
Se dovessero capitare due giorni festivi di seguito, lo stesso sindaco può concedere l’autorizzazione allo svolgimento del funerale in uno dei due giorni rossi sul calendario.
Nota bene: l’ordinanza n.53 del 17 aprile, corregge alcuni punti della precedente ordinanza, la n.51 del 14 aprile, nella quale gli orari di esecuzione dei funerali era ristretta, da maggio a settembre, dalle 8 alle 12 e dalle 16 alle 17.
C’era poi un altro punto che è stato soppresso: quello che prevedeva la durata massima delle funzioni, che non dovevano superare i 40 minuti.
Insomma: d’accordo gli orari dei cimiteri e i rapporti di lavoro con i dipendenti (e la società che li ha in libro paga); va bene lo snellimento del traffico che di solito si rallenta a seguito di un corteo funebre…ma così facendo, l’amministratore pubblico si pone al di sopra della stessa autorità ecclesiastica, che è quella deputata a svolgere i riti religiosi, compresi quelli funebri…
Una ingerenza a dir poco strana….
Poi, si deve fare i conti con le necessità degli altri comuni, che si devono uniformare alla cosa…