La vertenza della Ego Eco registra un passo avanti: come previsto, stamani i rappresentanti sindacali hanno comunicato ai lavoratori l’esito dell'incontro avuto la scorsa settimana con i vertici dell'azienda e l'amministrazione comunale di Forio. Al termine del dibattito interno, i lavoratori si sono espressi sulle ipotesi sul tappeto: o il licenziamento per la parte in esubero, oppure il proseguimento del rapporto di lavoro con l'accettazione o di una cassa integrazione in deroga o del contratto di solidarietà. Di fronte a queste due strade, si è verificata una significativa spaccatura tra gli stessi lavoratori: sui 69 del cantiere di Forio, 42 hanno votato esprimendosi a favore delle ipotesi che mirano comunque al mantenimento del posto di lavoro per tutti; 27 lavoratori invece non si sono espressi, evidentemente preferendo la linea dura.Ora toccherà all'azienda prendere atto della disponibilità della maggioranza dei dipendenti e agire di conseguenza…
Ma la questione dei dipendenti della Ego Eco ricade anche sui defunti che non possono più essere seppelliti. Difatti a Forio a svolgere la mansione di necroforo erano due dipendenti della Ego Eco. Il comune aveva affidato alla società , come servizio aggiuntivo, anche quello cimiteriale. Ma la riduzione dell’ orario lavorativo , attuata dalla società Ego Eco per evitare il licenziamento dei dipendenti , ha fatto venire meno il servizio. Sembrerebbe però che l’amministrazione di Forio sia già corsa ai ripari. Questa mattina il responsabile del V settore del comune del torrione Architetto Giampiero La Monica avrebbe inviato alla Ego Eco una richiesta di proroga del servizio cimiteriale nell’attesa di una prossima esternalizzazione del servizio stesso. Nel frattempo, in attesa di una risposta dai vertici della Ego Eco, per i prossimi giorni a Forio converrebbe non morire .