Ancora una tegola sul già disastrato trasporto pubblico dell’Isola di Ischia. Ieri sera un mezzo dell’Eavbus, parcheggiato a Piazza Trieste e Trento a Ischia Porto è andato ad impattare contro un negozio di souvenir. Il bus era stato parcheggiato sulla piazza dopo aver concluso la propria corsa. A bordo del mezzo non c’era più nessuno: sia i passeggeri che l’autista erano infatti già scesi. Improvvisamente il pullman si è messo in movimento ed è andato ad impattare contro il negozio. Fortunatamente al momento dell’impatto all’interno dell’attività commerciale non erano presenti clienti e il titolare è rimasto illeso. Da una prima ricostruzione sembrerebbe che la causa dell’incidente sia stato un cedimento dell’impianto frenante. Un episodio quello di ieri che avrebbe potuto avere un epilogo ben peggiore, ma che fortunatamente si è concluso solo con un grande spavento e con lo stupore dei turisti e residenti della zona. Ma ciò che è accaduto non può essere sottovalutato e deve far riflettere: lo stato di salute dei mezzi che circolano sulle nostre strade è pessimo, gli autobus, anche i pochi inviati sull’isola prima delle elezioni regionali, sono vecchi e non riescono a garantire, oltre a una continuità del servizio anche la sicurezza dei passeggeri. Quello di ieri è solo l’ultimo, e forse il più eclatante, episodio che coinvolge i mezzi dell’Eavbus, ma purtroppo ogni giorno sulle nostre strade assistiamo ad autobus guasti, fermi ai lati delle carreggiate che oltre a lasciare a piedi gli sventurati passeggeri creano disagi a tutta la viabilità isolana. Il trasporto su gomma era solo qualche anno fa un fiore all’occhiello di Ischia, oggi rappresenta una vergogna per un’Isola che si dice e vuole essere a vocazione turistica. Le amministrazioni comunali devono affrontare il trasporto pubblico come una vera e propria emergenza. Tante chiacchiere si sono fatte in questi anni, da più parti si è ventilato il ricorso a privati, ma poi non si è mai passati dalle parole ai fatti e la situazione è quella sotto gli occhi di tutti. A breve verrà nominata la nuova giunta regionale, a quel punto le amministrazioni dovranno risultare compatte e chiedere con forza la risoluzione di un problema che va avanti da troppo tempo.