E TRA POCO QUALCUNO CAMMINERÀ ANCHE SULLE ACQUE. DI ANTIMO PUCA

Certe azioni sono figlie di una lettura errata della composizione sociale del territorio. Certe decisioni perdono il proprio significato di provvedimento amministrativo, assumendo quello di scelte politiche rispetto alle quali consiglieri e cittadini che pure avevano offerto collaborazione esprimano un netto dissenso, percepibile peraltro dalla freddezza con cui la cittadinanza accoglie certe argomentazioni. Ma vi è di più. Ed è che, al di là del merito, non credo che si possa considerare la Giunta come l’esclusiva sede decisionale, o almeno non prima che un dibattito preliminare abbia raccolto volontà e pareri di tutti, da sinistra a destra. Voglio dire che, lungi dall’invocare un assemblearismo decisionale che farebbe molto male al giusto o sbagliato cammino di una Amministrazione, c’è necessità di trovare regole e forme di coinvolgimento preliminare. Non solo di quei consiglieri che hanno offerto specifica collaborazione, mettendoci la faccia negli sforzi di ripresa, ma di tutta l’assemblea cittadina, anch’essa espressione diretta della volontà popolare. E’ necessario dunque che consiglieri e cittadini si sentano veramente, a vario titolo, espressione attiva di un progetto e non strumenti di una anomalia gestionale.

La passeggiata che collega Rive Droite a spiaggia San Pietro è un idea che, come vista, non è neanche male. Sicuro è fattibile. Ma va progettato bene e si deve avere la copertura economica coerente in partenza e non fare sempre le solite cose, ovvero fare partire il progetto e poi si ferma perché i costi aumentano. Geologo. Poi ingegnere esperto di costruzioni marine e opere di difesa del territorio (le scogliere per intenderci). Ingegnere idraulico e ingegnere ambientale (da valutare se l’ opera è sottoposta a VIA (valutazione di impatto ambientale) oppure VAS (valutazione ambientale strategica) e quindi vanno presentati tutti i documenti necessari ad avere tutte le autorizzazioni prima di indire la gara per i lavori. Inoltre, ci vuole uno strutturista per la passerella e un ingegnere che si occupi degli studi illuminotecnici e segua il progetto dell illuminazione. Ovviamente tutte, o parte di queste competenze, potrebbero fare capo ad un solo soggetto/studio di ingegneria oppure a tanti singoli professionisti.Sicuro il progetto deve esistere ed essere stato, come la norma impone, redatto da tecnici abilitati (ognuno per sua competenza.

(Antimo Puca)

Sicuro un architetto non può firmare opere di questo genere per la parte strutturale, idraulica, idrogeologica e di studi marini. Ci sono un po’ di sentenze in merito e si deve limitare alla sola parte architettonica), la verifica e la validazione da parte del responsabile unico del procedimento (RUP) che determina il progetto completo e che rispetta tutte le normative applicabili e la validità e rispondenza del computo metrico estimativo e conseguente approvazione del quadro economico. “Integrazione con le aree retro portuali”. (Cit.) Questo il fantomatico inciso in cui ricomprendere la passeggiata? Volendo solo fare qualche domanda, senza conoscere i documenti tecnici approvati, mi chiedo:- Questa struttura, come dichiarata removibile, verrà rimossa ogni anno? – Essendo in acciaio e legno ed esposta ad un ambiente estremamente aggressivo (acqua salmastra) come la si protegge? Ricordiamo i pontili in acciaio e legno che erano presenti nel porto che fine hanno fatto. Inoltre,- Durante una mareggiata si è in grado di garantire la sicurezza necessaria per gli eventuali passanti?- ⁠Siamo sicuri che non faccia la fine della passerella dei Maronti trascinata a mare lasciando una situazione di degrado? Io non ne farei una questione di “sta su o meno” perché per quello ci deve essere un tecnico che ha fatto i calcoli, che si assume la responsabilità civile e penale. Ma ne farei una questione più di utilità(?) -È questa l’ opera che serve ad Ischia ora? -Perché si parla della passerella e non di come si risolve l’acqua alta che si ha nel porto che potrebbe essere quindi utilizzato meglio? Continuiamo a spendere per cose che sono a mio avviso secondarie rispetto ad un depuratore e alle fogne.Non so dire il dettaglio, ma sicuramente va fatto un calcolo che suppone la scogliera idonea per accogliere la passerella. A mio avviso non si limiteranno a bloccare ai soli scogli, ma faranno dei punti con dei pali che vanno in profondità e che saranno le parti principali e poi si poggeranno solo su alcuni scogli. Ma sto supponendo. E soprattutto, non esiste una soluzione unica per risolvere la necessità. Perciò si chiamano progetti. Quindi dovrebbero avere progettato una soluzione che rispetti le norme e che sia funzionale all obiettivo.Bisogna sempre ricordarsi che ogni euro versato al Comune ritorna in termine di lavori e di servizi. I soldi del Comune sono della comunità. Gli amministratori hanno la responsabilità di gestirli bene. Giurare sulla Costituzione vuol dire promettere di essere fedele alla Patria e rispettare le Leggi.E giurare da Sindaco ha un significato ancor più importante perché devi essere da esempio per tutta la tua comunità.Essere sindaco è un’esperienza di vita che puoi fare solo se ami il tuo territorio e la tua gente.Perdonatemi la franchezza, ma l’ultima cosa che vorrei è dover dare ragione a quanti da tempo sostengono che è meglio tornare a votare. Per dimostrare che si sbagliano, occorrono comportamenti anche irrituali ma del tutto adeguati alla situazione eccezionale che a ischia si sta vivendo.

di Antimo Puca

Le ultime notizie

Newsletter

Continua a leggere

C’ERA UNA VOLTA ISCHIA, LE TERME ED IL TURISMO. DI ANTIMO PUCA

Sulla fiera delle umane pochezze, svetta e s’impone una confortante verità: L’acqua termale non è cambiata. È sempre lei, e continua a fare miracoli....