E’ morto ieri, domenica 22 giugno, Arnaldo Pomodoro, gigante della scultura italiana: aveva 99 anni. A darne notizia è Carlotta Montebello, direttore generale della Fondazione Arnaldo Pomodoro. I funerali dell’artista si terranno giovedì 26 giugno, alle 14:45, nella chiesa di San Fedele, in piazza San Fedele a Milano, come riporta l’ADN Kronos da cui riprendiamo l’articolo.
“Arnaldo Pomodoro si è spento ieri sera, a Milano all’età di 99 anni nella sua casa. Con la sua scomparsa il mondo dell’arte perde una delle sue voci più autorevoli, lucide e visionarie”. “Il maestro – sottolinea in un post su Facebook – lascia un’eredità immensa, non solo per la forza della sua opera, riconosciuta a livello internazionale, ma anche per la coerenza e l’intensità del suo pensiero, capace di guardare al futuro con instancabile energia creativa”.
L’isola d’Ischia è particolarmente legata al grande artista. Nel 2003, con l’amministrazione guidata da Giuseppe Brandi, il fratello Giorgio fu promotore di un’importante mostra presso la Torre di Guevara, che resta ancora indelebile nei nostri ricordi. Ed il Circolo Sadoul scrive: “Con una splendida mostra curata dal Circolo Georges Sadoul nel 2003, il Maestro Arnaldo Pomodoro lasciava il segno della sua Arte negli spazi della Torre Guevara di Ischia. Le immagini di tanta Bellezza restano impresse nella memoria, unitamente al ricordo della sua generosità e della sua amicizia”.
Inoltre sempre nel 2003 Arnaldo Pomodoro fu insignito della cittadinanza onoraria del comune di Ischia. Una sua opera “L’Arco in Cielo e Rive dei Mari” fa bella mostra di sé presso la baia di San Montano a Lacco Ameno.

Nato a Morciano di Romagna, in provincia di Rimini, il 23 giugno 1926, Pomodoro ha attraversa tutto il XX secolo ne ha dato forma tangibile. Le sue Sfere, i Dischi, le Colonne fratturate e gli ambienti scultorei monumentali sono espressione di un pensiero complesso: un’arte che cerca di rivelare, attraverso la materia, ciò che è nascosto, ciò che è profondo, ciò che è sacro. Prima di diventare artista, Pomodoro si forma come geometra e si avvicina inizialmente al mondo dell’oreficeria e della scenografia. Con il fratello Giorgio “Giò” Pomodoro (1930-2002) e Giorgio Perfetti (1932-1961) fonda il gruppo 3P, nato per rinnovare l’arte orafa, in una sintesi tra artigianato e invenzione. Il trasferimento a Milano nel 1954 segna l’inizio di un cammino radicale. Espone nel 1955 alla Galleria del Naviglio e da lì sviluppa un linguaggio plastico personale, profondamente riconoscibile. La capitale economica d’Italia diventa il suo laboratorio creativo, e Pomodoro vi resterà tutta la vita.
La produzione artistica di Pomodoro è immensa e disseminata in tutto il mondo. Le sue opere pubbliche sono presenti, ad esempio, a Roma, Milano, Copenaghen, Brisbane, Dublino, New York, Parigi, Los Angeles e Darmstadt. Tra le sue opere più iconiche: ‘Colonna del viaggiatore’ (1962), opera pionieristica nella scultura volumetrica, realizzata per ‘Sculture nella città’ a Spoleto; ‘Disco Solare’ (1991), donato alla Russia e collocato a Mosca durante il disgelo post-sovietico; ‘Papyrus’ (1992) a Darmstadt, in Germania; ‘Lancia di Luce’ (1995), obelisco in acciaio e rame a Terni; il portale bronzeo del Duomo di Cefalù (1998); gli arredi sacri nella chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, in collaborazione con l’archistar Renzo Piano. Numerose sono le sue opere ambientali: dal progetto per il cimitero di Urbino del 1973 scavato dentro la collina urbinate, poi non realizzato a causa di contrasti e problemi locali, a ‘Moto terreno solare’, il lungo murale in cemento per il Simposio di Minoa a Marsala, dalla Sala d’Armi per il Museo Poldi Pezzoli di Milano, all’environment ‘Ingresso nel labirinto’, dedicato all’epopea di Gilgamesh. Pomodoro ha anche progettato scenografie teatrali di grande impatto, per tragedie greche, drammi contemporanei, opere liriche, ricevendo il Premio Ubu per le sue creazioni sceniche.
La sua arte è stata esposta nei più importanti musei e centri d’arte del mondo. Memorabili mostre antologiche lo hanno consacrato artista tra i più significativi. Tra le principali esposizioni: Rotonda della Besana a Milano (1974), Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris (1976), Forte Belvedere a Firenze (1984), Palazzo dei Diamanti a Ferrara (1987), Museo all’aperto di Hakone in Giappone (1994), Marlborough Gallery a New York (1996), Torre di Guevara a Ischia (2003). Fortezza del Priamar a Savona (2007). Numerose le esposizioni itineranti tra Europa, Stati Uniti, Australia, Giappone, e una straordinaria capacità di dialogare con paesaggi urbani e naturali. Ha insegnato nei dipartimenti d’arte delle università americane di Stanford University, University of California a Berkeley e Mills College.