
<<Lottare per chiedere un servizio di trasporto pubblico funzionante non vuol dire mettere la città in ginocchio ma “sollevarla sulle punte” affinché guardi oltre – dichiara Adolfo Vallini dell’esecutivo provinciale USB – Il diritto alla mobilità è un bene comune che coinvolge la vita di ognuno di noi migliorando la vivibilità delle città e contenendo i livelli d’inquinamento>>. << Il diritto alla mobilità è negato da troppo tempo alla cittadinanza. Lo Sciopero è un atto dovuto come dovuto è risanare il T.P.L >>, spiega Simona Serretiello segretario di comparto Faisa Confail. Fabio Cuomo, vice segretario provinciale, Orsa TPL afferma << La classe politica tutta, deve rendersi conto che per avere un servizio di Trasporto Pubblico efficiente, deve mettere in campo risorse economiche reali e non promesse o artifici cantabili. I lavoratori protestano solo per chiedere che vengano rispettati i loro diritti e la loro dignità>>.
