Oggi pomeriggio, presso l’hotel Re Ferdinando, si è svolta l’attesissima conferenza stampa di Vittorio Di Bello e del dott. Senese (commercialista dell’Ischia Calcio), che avrebbe dovuto chiarire la situazione economico/finanziaria del club di via Fondo Bosso, ma lo scopo principale era in ogni caso quello di mettere ben in chiaro gli esborsi economici che il territorio isolano deve mettere a disposizione dell’Ischia per permettere alla stessa di iscriversi al campionato. La conferenza è iniziata con qualche minuto di ritardo, giusto il tempo di far riempire la sala tra la stampa, un buon numero di tifosi e la presenza di qualche imprenditore. Tra questi i più attivi sono stati sicuramente i soliti noti Scotti, Di Meglio e Di Costanzo, quest’ultimo promotore della ormai conosciuta offerta della parte ischitana. Ad esordire è stato il dott. Senese che ha cominciato col ringraziare Carlino e Di Bello. A proposito di quest’ultimo è stato lui stesso a dichiarare pubblicamente: “Io non sono più l’Ischia Calcio”. E non è un caso che la gestione (difficile) della conferenza è stata affidata a Senese che ha chiarito pure chi, durante la stagione appena conclusa, ha contribuito economicamente: Celentano, Maione, e appunto Carlino e Di Bello. Il clima è subito caldissimo e la tensione sale soprattutto tra i tifosi che a gran voce hanno chiesto chiarezza su costi e ricavi. Difficile entrare nello specifico con chi non esperto del settore e infatti i numeri vengono si chiariti ma dopo un dibattito molto acceso. Senese comunque ha assicurato: “Chi vuole entrare nell’Ischia non va incontro ad un mare di guai, si può continuare”. Sono stati tantissimi gli interventi delle persone presenti, dall’altra parte sia Senese che Di Bello non sempre sono riusciti a concludere il discorso che stavano portando avanti a causa di molte interruzioni. Un aspetto su cui ci si aspettava una risposta era sicuramente l’esito della proposta ischitana che non è stata accettata, non per quanto concerne la parte economica, ma per la richiesta di inserire Pino Taglialatela come responsabile dell’area tecnica; è una clausola che la società in questo momento non può accettare. Questo semplicemente perché la quota degli ischitani (a meno di clamorosi ribaltoni) sarà comunque una minoranza ed è difficile minoranza imporre alla maggioranza le proprie idee. Oltre ai numeri, il commercialista napoletano ha chiarito anche degli aspetti di gestione societaria scusandosi con i tifosi a nome dell’Ischia per le offese e i fraintendimenti che ci sono stati con propri dirigenti e tesserati (chiari riferimenti seppur non espliciti a Maurizi e in ultimo a Iodice), aggiungendo che “attualmente la società ha anche un’idea sull’area tecnica”. L’ex ds dell’Ischia Isolaverde Enrico Scotti si è poi fatto promotore di un’altra richiesta a nome di tutto il popolo ischitano: “Mai più Maurizi sulla panchina”. L’allenatore è in scadenza di contratto e andrà via, resterà Basile il cui rinnovo è scattato in automatico con la salvezza per una clausola inserita nel contratto. Una conferenza stampa durata più di due ore, a tratti confusionaria e poco costruttiva. Non sono mancati attimi di nervosismo fino al punto che la maggior parte dei tifosi ha lasciato la sala dopo l’ennesima incomprensione con l’ormai ex amministratore unico Di Bello. Ha dovuto prendere in mano la situazione Peppino Di Costanzo, salito “in cattedra” microfono alla mano chiedendo a tutti di mettere una pietra sopra sul passato e di farsi carico una volta per tutte di ciò che serve per iscrivere l’Ischia al campionato. Difficile dare un giudizio sull’esito positivo o negativo di quest’incontro, tuttavia i protagonisti (società e imprenditori) e anche una piccolissima parte dei tifosi (che non ha seguito il gruppo che ha abbandonato la sala) sono usciti dalla sala conferenze del Re Ferdinando con un discreto ottimismo. Mancano meno di 20 giorni per l’iscrizione e ballano ancora migliaia di euro. Incrociamo le dita.