Ancora una volta nulla di fatto per il depuratore di San Pietro. Le speranze dell’amministrazione comunale di Ischia erano tutte riposte nel decreto “Sblocca Italia”. Il Sindaco Ferrandino aveva, infatti, chiesto al Premier Matteo Renzi di inserire l’opera tra quelle da sbloccare con il decreto che prevede, tra l’altro, misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche e la semplificazione burocratica. Ma la richiesta ischitana non è stata accolta e siamo costretti a prendere atto dell’ennesima fumata nera. A questo punto la costruzione del depuratore ad Ischia sembra sempre più una chimera e l’opera rischia di rimanere una delle tante “cattedrali del deserto” disseminate in tutto il mezzogiorno. Dopo che la Regione Campania ad agosto aveva fatto scadere i termini per il rifinanziamento dell’opera senza riuscire a reperire i fondi necessari, nello “Sblocca Italia” erano, infatti, riposte tutte le speranze di far riprendere i lavori. A questo punto non ci resta che attendere la prossima mossa di una partita, quella tra Regione e Comune, che va avanti da più di 20 anni, senza vincitori, ma con tanti vinti: tutti gli ischitani.