Anche i deputati del partito democratico sono intervenuti alla camera nella discussione sul decreto terremoto: l’onorevole Chiara Braga ha infatti ribadito che “per Ischia è stato realizzato il più scandaloso condono edilizio tombale”:
“Questo decreto purtroppo segna anche la fine della finta età dell’innocenza del MoVimento 5 Stelle: questo è il decreto che contiene il primo condono edilizio Cinquestelle. È una promessa elettorale del capo politico del vostro movimento, del Vicepresidente Di Maio, che dopo avere raccontato e sfidato anche le forze democratiche, il nostro partito, sul terreno dell’onestà e della legalità, si è fatto garante del più grande e scandaloso condono edilizio tombale della storia di questo Paese, più grave dei condoni del Governo di Berlusconi, a dimostrazione del fatto che, per Ischia, avete previsto di applicare le norme del primo condono edilizio, quello di Craxi e di Nicolazzi, della legge n. 47 del 1985, quello a maglie più larghe, quello che permette di sanare, di condonare di tutto . Allora il Governo del cambiamento mostra la sua vera faccia, il suo vero volto, andando a riabilitare il condono edilizio della tanto vituperata Prima Repubblica, con un’aggravante, che è già stata ricordata: il condono, che voi chiedete di applicare, va ad agire su un contesto molto particolare, come quello di Ischia, che, è vero, è stata toccata da un sisma, che si è verificato lo scorso anno, che ha danneggiato il patrimonio edilizio, pubblico e privato, di alcuni comuni di quel territorio, di tre in particolare, ma in uno dei contesti più fragili del nostro Paese dal punto di vista sismico e del rischio idrogeologico, dove purtroppo la piaga dell’abusivismo edilizio è una questione con cui bisogna fare i conti. E la risposta che voi avete pensato di dare, stabilendo che tutte le pratiche di condono pendenti debbano essere evase nei prossimi sei mesi, applicando esclusivamente le norme del condono del 1985, significa sanare abusi edilizi che sarebbero stati insanabili per i condoni successivi. Significa sanare abusi realizzabili in aree a rischio idro-geologico, con la beffa di finanziare con risorse pubbliche dei cittadini italiani la ricostruzione di immobili abusivi anche in aree pericolose, anche a beneficio di soggetti condannati in via definitiva per reati di stampo mafioso, esclusi invece dal condono del 2003 .
Il Ministero dell’Ambiente, Costa, ha dichiarato che la sola parola “condono” gli provoca il voltastomaco: ci dispiace, perché non l’abbiamo visto in Commissione a rappresentare il suo Governo con un parere negativo sugli emendamenti che avete presentato. L’abbiamo visto purtroppo approvare in Consiglio dei ministri il testo di questo decreto-legge, che, all’articolo 25, prevede invece il condono. Ma non disperiamo, noi crediamo che si possa correggere questa norma nella discussione. Ci sono i nostri emendamenti. Ci ricordiamo le dichiarazioni, solo di qualche giorno fa, del presidente Molinari, del presidente della Commissione Trasporti, Morelli, dei deputati della Commissione ambiente e Trasporti della Lega, che ci avevano annunciato la presentazione di emendamenti che avrebbero tolto di mezzo lo scandaloso condono edilizio di Ischia. In Commissione non li abbiamo visti, ci aspettiamo di vederli qui in Aula, di vedervi intervenire e votare questi emendamenti, per risolvere e togliere da questo decreto un punto che è una offesa anche alla rilevanza dei temi che invece siamo chiamati ad affrontare”.