La questione fidejussione era il fiore all’occhiello della governance di Macalli ma si è trasformata in un boomerang. La Lega Pro, infatti, quest’anno aveva ridotto a 400mila euro la richiesta fidejussoria ai suoi club per iscriversi. La restante parte, cioè 200mila euro, era a carico della stessa lega.
La FIGC, però, ha bloccato tutto: i vertici della terza serie, al posto di normali fidejussioni bancarie escutibili a prima richiesta, avevano presentato alla Federazione una linea di credito di 12 milioni aperta tramite il Credito Sportivo. Richiesta respinta, dal momento che la FIGC vuole dalla stessa Lega Pro ben 60 fidejussioni, una per squadra.
Qualche società, nel dubbio, si è già attivata con le proprie banche per la cifra mancante. Una mossa inutile, dal momento che a dover assicurare quella somma dovrà essere la Lega Pro con il nuovo commissario che verrà nominato nei prossimi giorni.
DI SEBASTIAN DONZELLA.