Prosegue l’impegno delle Forze dell’Ordine per garantire un’estate sicura sia ai turisti che ai residenti, con particolare attenzione alla sicurezza stradale. Da questo week-end, sulle strade dell’intera isola, la Polizia di Stato posizionerà numerosi posti di blocco dotati di etilometri. L’obiettivo è chiaro: scoraggiare, soprattutto i giovani, dall’abuso dell’alcool, prima causa di incidenti stradali. La normativa attuale italiana stabilisce come valore limite legale il tasso di alcolemia di 0,5 g/litro: guidare un veicolo oltre questo limite – e quindi in stato di ebbrezza – costituisce un reato, punito, oltre che con la perdita di 10 punti della patente, con le severe sanzioni previste dal Codice della Strada. Per coloro che guidano con un tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 g/l è prevista un’ammenda da 500 a 2000 euro, e la sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Via via che sale il tasso alcolemico, naturalmente, aumentano anche le sanzioni. Fino ad arrivare a chi presenta un livello superiore a 1,5 g/l per cui è prevista un’ammenda da 1500 a 6000 euro, l’arresto da 6 mesi ad un anno, la sospensione patente da 1 a 2 anni, il sequestro preventivo del veicolo. Le pene previste dal Codice della Strada sono raddoppiate se il conducente in stato di ebbrezza provoca un incidente stradale. Il rifiuto di sottoporsi al test è reato ed è punito, oltre che con la perdita di 10 punti della patente di guida, con le stesse pene previste per chi guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l. Peso, sesso ed età influenzano il metabolismo dell’alcol e possono quindi anche essere determinanti nel raggiungimento o meno del limite previsto dalla legge. E’ comunque provato che 12 grammi di alcol – che comportano una concentrazione di 0,2 grammi di alcol nel sangue in una persona di circa 60 chili di peso a stomaco pieno – corrispondono in linea di massima a: 1 bicchiere da 125 ml di vino; 1 lattina da 330 ml di birra; 1 bicchierino da 40 ml di superalcolico; 1 bicchiere da 80 ml di aperitivo. Per superare i limiti massimi dunque basta poco. Ancora meno per le donne, la cui costituzione fisica le rende più vulnerabili all’alcol.