DA IL VELINO.IT . PD, PRIMARIE IN CAMPANIA A RISCHIO: OGGI LA DECISIONE .TARTAGLIONE CANDIDATA ?

Il giorno più lungo del Pd campano inizia questa mattina intorno alle 8,45. A Roma si diffonde la voce che in giornata la dirigenza nazionale del Partito Democratico ufficializzerà la chiusura dell’accordo con il Nuovo Centro Destra e l’Udc per le elezioni regionali in Campania. L’accordo sancirebbe anche l’addio alle primarie e l’indicazione del candidato alla presidenza della Regione. “E’ una donna, ma non Pina Picierno”, si sussurra. E i “sospetti” convergono su Assunta Tartaglione, segretario regionale vicinissima a Luca Lotti, molto vicino al Premier Matteo Renzi. Tartaglione finisce subito sulla graticola. Considerata una supporter del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, viene accusata di essere “vicina a Lotti a Roma e a De Luca a Napoli” da ambienti parlamentari. Ma è il ventilato stop alle primarie a rendere incandescente il clima. Del resto ieri, dopo le dichiarazioni della stessa Tartaglione, si era dimesso dalla segreteria regionale Michele Grimaldi. Andrea Cozzolino fa filtrare (e pi smentisce) di essere pronto a ritirarsi dalle primarie, ma solo se il candidato indicato da Roma fosse Andrea Orlando. Febbrili consultazioni delle agenzie di stampa: si attende la nota del Pd nazionale che però a ora di pranzo non è ancora stata diramata. A Napoli è caos totale. L’ipotesi-Tartaglione fa rabbrividire la stragrande maggioranza del Pd campano: rinunciare alle primarie brucia, farsi imporre da Ncd il candidato alla Presidenza della Regione ancora di più.

Ma se il Pd è nel caos, Ncd è dilaniata da contrasti interni. L’assessore al Lavoro, Severino Nappi, e quello al Turismo, Pasquale Sommese, ieri hanno partecipato alla giunta regionale, “contravvenendo” al diktat di Nunzia De Girolamo che aveva dettato la linea: “Usciamo dalla giunta”. Il coordinatore regionale di Ncd Gioacchino Alfano si spinge oltre e critica Nappi, ma non Sommese. La De Girolamo da parte sua fa una “virata” verso Caldoro, ma nessuno crede alla sua volontà di rientrare in coalizione con Forza Italia (a meno che non venga indicata lei alla presidenza). Del resto anche Bianca D’Angelo, assessore alle Politiche Sociali, compagna dell’ex europarlamentare Enzo Rivellini (Popolari per l’Italia, uno dei frammenti della Costituene Popolare con Ncd e Udc) partecipa alla giunta. Per non parlare dei consiglieri centristi, tutti presenti. Per loro però nessuna “ramanzina”.

Nappi si sente preso di mira forse per ragioni personali, forse per questioni “di collegio”. E si sfoga con i suoi collaboratori: “A questo partito ho dato tanto dal primo momento, alle europee con il più votato della Campania, Pasquale d’Acunzi, alle provinciali con vari eletti nelle varie province. Perché questi attacchi?”. Ncd sull’orlo di una spaccatura senza precedenti, mentre il Pd sta per esplodere definitivamente nel caso in cui da Roma arrivasse una candidatura “d’imperio” e le primarie, già stabilite, venissero cancellate. Le prossime ore diranno se Stefano Caldoro si avvia alla riconferma più difficile spinto dalle spaccature e dai giochi di potere che si stanno consumando nelle stanze romane…

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