Alberto Capuano, ex giudice della sezione distaccata di Ischia del Tribunale di Napoli è stato condannato a 8 anni e dieci mesi per corruzione dai giudici del Tribunale di Roma.
Le accuse contestate nell’inchiesta della procura di Roma, coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Gennaro Varone, sono corruzione in atti giudiziari, corruzione per l’esercizio della funzione, traffico di influenze illecite, tentata estorsione e favoreggiamento personale.
Per il gip di Roma che nel 2019 firmò l’ordinanza con le misure cautelari si trattava di un gruppo in grado di «sospendere procedure esecutive penali e ritardare verifiche dei crediti fallimentari, provocare la scarcerazione di detenuti ed il dissequestro dei beni di importanti esponenti della criminalità organizzata».
Il giudice fu arrestato il 3 luglio 2019 in quella che fu denominata “Operazione San Gennaro” e scarcerato il 20 gennaio 2020
Insieme al magistrato, sono stati condannati: a sei anni e sei mesi Antonio Di Dio, consigliere circoscrizionale della X municipalità di Bagnoli e Valentino Cassini, libero professionista nel commercio al dettaglio di prodotti via internet; quattro anni e mezzo invece per il pregiudicato Giuseppe Liccardo, ritenuto vicino al clan Mallardo di Giugliano.