CORONAVIRUS. TEMPO DI ESAMI, TEMPO DI BOCCIATURE! DI VITO IACONO

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Vito Iacono, ex consigliere comunale di Forio, interviene sull’argomento scuola, ma sopratutto, esami a pochi giorni dalle date che avrebbero dovuto consentire l’importante esperienza. “Li stiamo privando-afferma- di esperienze ed emozioni irripetibili! Non è colpa del Covid 19, ma solo della nostra incapacità di dotare, nel tempo, il nostro Paese di spazi sicuri dove formarsi e crescere”.

Questa l’interessante opinione di Vito Iacono.
#coronavius e il tempo degli esami!
Spero che quest’anno il buon senso prevalga e le istituzioni e chi le rappresenta avrà il buon gusto del silenzio, provando grande vergogna per la violenza gratuita esercitata sui nostri giovani studenti.
Non avranno la possibilità di un regolare esame di maturità o di terza media, come tantissimi non stanno conseguendo la sospirata laurea nel rispetto della “solennità” che un tale evento richiederebbe.
Li stiamo privando di esperienze ed emozioni irripetibili!
Non è colpa del Covid 19, ma solo della nostra incapacità di dotare, nel tempo, il nostro Paese di spazi sicuri dove formarsi e crescere.
Non è il Covid 19, come non lo sono mai stati il terremoto o gli altri eventi catastrofici, che ci limitano nei diritti, anche a quello alla vita,  e nelle libertà.
Sono i nostri fallimenti, quelli di una generazione incapace di costruire un Paese sicuro, dove si possa andare a scuola o a lavorare, a giocare o in vacanza, ed anche ammalarsi di Covid 19 senza paura della inadeguatezza di un sistema che non c’è e dove c’è non funziona.
Sono molto triste ed indignato per tutto questo e non posso fare altro che chiedere scusa ad Andrea, Marianna, Martina, Ferdinando, ed a tutti quelli vittime della nostra superficialità.
E’ anche colpa mia!
p.s.: la formazione a distanza è vergognosa in età scolastica. Ed è drammatico che qualcuno voglia farla passare per qualcosa di buono, offendendo sensibilità, intelligenza e, soprattutto,  mortificando la verità che sta nei catastrofici risultati conseguiti e, purtroppo, non solo dal punto di vista didattico e formativo.
Aspetti psicologici, sociali e socio educativi mai valutati e/o compensati in mesi di “attività”(???).
Penso che molti docenti avrebbero fatto bene a fare gli obiettori per una pratica che non funziona, non fosse altro che per rispetto di quel 20% di nostri giovani concittadini ai quali non è stata data neanche la possibilità di accedervi. Oltre un milione e mezzo di utenti e non mi sembrano pochi.
di Vito Iacono