Coronavirus. Il caso del tampone risultato positivo ad un turista bresciano in vacanza sull’isola d’Ischia, crea preoccupazione anche sull’isola di Procida. Giuseppe Giaquinto, del Comitato pendolari trasporto marittimo di Procida, solleva il problema.
Ecco il suo intervento:
In questo momento di estrema confusione e preoccupazione e’ necessario da parte di chi ricopre incarichi istituzionali farci sapere con certezza se questo turista bresciano positivo al coronavirus sia stato effettivamente sull’isola di Procida. Lui, insieme a tutto il suo gruppo. Quali vettori marittimi e terrestri ha utilizzato, con quali operatori territoriali e’ entrato in contatto, quali siti pubblici ha visitato. E’ un’informazione che bisogna assolutamente dare per rispetto della popolazione che si amministra. Se fosse confermata la notizia, bisogna individuare le persone con cui è entrato in contatto per le opportune misure di isolamento. Va altresì considerata la estrema vicinanza della nostra isola alla vicina Ischia e le continue interazioni tra studenti, cittadini e turisti e se opportuno, come ritengo, bisogna chiudere le scuole e garantire la salute e la sicurezza sanitaria al proprio territorio, a cominciare dai bambini. Anche in considerazione che siamo un’isola altamente urbanizzata, dove a partire da mezzi di trasporto e locali pubblici, nessuna massiva opera di sanificazione e’ stata compiuta. Dimostriamo di sapere gestire questa situazione delicata e complicata e mettiamo al primo posto la salute e la necessaria prevenzione. Non è tempo di far credere che tutto va bene e che siamo la solita isola felice.