Stop all’attività didattica in tutta Italia da domani fino al 15 marzo. “In queste ore c’è stata una valutazione in corso sulla possibilità di chiudere o meno scuole. Per il governo non è stata decisione semplice, abbiamo aspettato il parere del comitato tecnico-scientifico e abbiamo deciso prudenzialmente di sospendere attività didattiche al di là della zona rossa a partire da domani fino al 15 marzo” ha detto la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, a palazzo Chigi con il premier Giuseppe Conte.
“So che è una decisione di impatto – ha aggiunto – Io come ministro dell’Istruzione spero che i miei alunni tornino al più presto a scuola e mi impegno a far sì che il servizio pubblico essenziale a distanza venga fornito a tutti i nostri studenti”. Il ministero dell’Istruzione ha precisato che le scuole chiuderanno nelle zone rosse, per il resto del Paese è prevista la sospensione dell’attività didattica. Quello di questa mattina “non era formalmente un Cdm, ma ho riunito tutti per un aggiornamento e ho richiesto la presenza del presidente dell’Iss, Brusaferro, che ci ha aiutato, insieme al ministro Speranza, a valutare la situazione attuale epidemiologica, l’andamento dei contagi. Valutazioni dei tecnici che ci sono servite, anche ai ministri, per un aggiornamento a 360 gradi sulla situazione emergenziale” ha spiegato Giuseppe Conte, in sala stampa a Palazzo Chigi. “Vi anticipo, in piena trasparenza, che ampia parte della riunione è stata dedicata alle scuole e all’università. Alla luce degli elementi acquisiti abbiamo ritenuto di disporre, in via prudenziale, la chiusura fino al 15 di questo mese, lasciando valutare agli esperti come sta evolvendo” la diffusione del virus “e le valutazioni finali.