Con l’entrata in vigore della nuova legge regionale sui rifiuti i comuni ischitani hanno deciso di istituire un sistema territoriale operativo per garantirsi un’autonomia rispetto a comuni della terraferma con esigenze molto diverse. E quello che è accaduto questa notte da una parte conferma l’importanza di una indipendenza dei comuni ischitani, ma dall’altra preoccupa per come il servizio potrà essere gestito dalle amministrazioni isolane, considerando anche la carenza di risorse con cui il settore deve fare i conti.
Questa notte, come accade ogni notte, i compattatori dei sei Comuni dell’isola si sono imbarcati per andare in terraferma a scaricare i rifiuti raccolti durante la serata. Ma una volta arrivati agli Stabilimenti di Tritovagliatura ed Imballaggio dei Rifiuti del Comune di Giugliano per scaricare l’indifferenziato, solo i compattatori del Comune di Ischia hanno potuto procedere regolarmente, quelli degli altri Comuni sono rimasti in attesa.
Da quello che si apprende i Comuni di Barano, Casamicciola, Forio, Lacco Ameno e Serrara Fontana sarebbero morosi nei confronti della SAPNA, la società che gestisce gli stabilimenti di Giugliano per un totale che supera il milione di euro. La SAPNA non può impedire lo scarico dei rifiuti, altrimenti per essa si configurerebbe il reato di interruzione di pubblico servizio. La Società può, però, stabilire un ordine negli scarichi e decidere di dare la priorità a coloro che sono in regola con i pagamenti, come è accaduto per i compattatori di Ischia Ambiente. La lunga attesa per lo scarico dei rifiuti non è un problema solo per la perdita di tempo, ma comporta soprattutto un notevole aggravio nei costi di gestione del servizio di nettezza urbana: agli autisti dei compattatori, infatti, dovranno essere pagati gli straordinari per le ore di attesa trascorse negli stabilimenti di Giugliano.