Come di recente sottolineato dall’ottimo sindaco di Salerno,Vincenzo De Luca, rientrano nella categoria dei faccendieri sia coloro che stanno nelle istituzioni solo per curare gli interessi dei loro clienti, sia quei rampolli di famiglie con numerosi interessi immobiliari ed aziendali sul territorio che a loro volta vengono spinti a far parte delle amministrazioni locali solo per meglio pianificare teoremi e strategie di natura privatistica…
Costoro mal sopportano quelli che nelle medesime istituzioni si battono, con forza e se necessario anche in modo “dispotico ed autoritario” esclusivamente per migliorare la qualità e l’organizzazione dei sevizi essenziali che sprigiona il territorio unitamente a tutta la sua fenomenologia, a maggior ragione se il territorio é basato su una economia a vocazione prettamente turistica.
In altri termini, per vietare la circolazione dei mega bus turistici e dei Tir nel centro,non é sufficiente il fioretto ma bisogna impugnare la spada e più precisamente quella stessa spada che impugnò l’anno scorso lo scrivente per moralizzare una frangia di una categoria la cui condotta era passata dal fisiologico al patologico…arrecando gravi danni all’immagine del nostro sistema turistico…
Naturalmente appena impugni la spada a difesa di un pubblico interesse vieni sepolto da accuse di “arroganza,dispotismo ed autoritarismo”,anche da parte di chi, per il ruolo che occupa,ti dovrebbe dare invece solidarietá e collaborazione…
Ancora peggio dei faccendieri sono i vigliacchi e/o cialtroni.Non a caso la storia dell’umanità ha sempre manifestato enorme disprezzo verso di loro tant’è che in ogni epoca molti e famosi sono stati i letterati che si sono occupati di questa categoria.
Dante Alighieri equiparava i vigliacchi agli ignavi sentenziando che ” non saranno mai vivi ” e la pena che devono sopportare è quella di dover continuare a inseguire qualcosa senza mai poterla raggiungere,girando sempre in tondo inutilmente.
Passando dall’Alighieri ai nostri giorni,molto interessante è il saggio sui cialtroni edito da La Terza, di Andrea Ballarini dal titolo “fenomenologia del cialtrone”che contiene alcuni consigli utili su “COME DIFENDERSI DAI BUONI A NULLA CAPACI DI TUTTO”.
Ballarini espone in maniera scientifica,partendo dalla mediocrità,le qualità principali del cialtrone e tutte le caratteristiche di questo individuo che può essere un amico,un conoscente,un collega…sottolineando che riconoscerlo è fondamentale perché nessuno come lui può essere pericoloso per il prossimo.
E’ certamente un cialtrone colui che travestendosi da pseudo giornalista, qualche giorno fa, pur di sferrarmi un attacco personale e politico, utilizzando peraltro aggettivi e frasi ai limiti della querela, non ha esitato a nascondersi dietro la firma di fantasia e/o apocrifa ” QUINTO SAVERIO MASSIMO… il temporeggiatore”.
Costui é un vigliacco per il semplice motivo che,nascondendosi,nella vita non potrà mai avere né fama né lode e rappresenta un caso scolastico di quel ” giornalismo marchettaro ” che giustamente qualcuno invita a ripudiare se non fosse che poi, implicitamente, non ha la forza di ripudiare egli stesso nel momento in cui avalla tali scorrettezze!
Ma per restare in tema e sul pezzo, non è difficile immaginare che dietro quel nome apocrifo si nasconde un esercizio di sciacallaggio politico ( scritto di proprio pugno, ispirato e/o commissionato ) da parte di un ambizioso cialtrone Low Cost che ” essendo strutturato a forma di stronzo ( massa fecale solida di forma cilindrica) avoglia di mettere rum non potrá diventare mai un babbá “oppure ( meno probabile) qualcuno che non ha nulla da invidiare al personaggio biblico di Esaù, che per un piatto di lenticchie vendette e disprezzò la primogenitura.
Intelligenti pauca!