“Caro genitore, ti chiedo di dedicarmi solo alcuni minuti, giusto il tempo di leggere queste poche righe. Anch’io come te ho dei figli e so benissimo che da quando si diventa genitore le attenzioni e le premure sono tutte per loro. Però non dobbiamo dimenticare che prima di diventare genitori siamo stati anche noi ragazzi. Chi come me ha vissuto l’infanzia e l’adolescenza negli anni ’70 – ’80 sa benissimo che lo sport si praticava principalmente all’aria aperta (per strada, sulle spiagge ed in pineta). I ragazzi, e quando parlo di ragazzi intendo ovviamente anche le ragazze, si organizzavano da soli i propri giochi in base all’età. I giochi che ricordo erano per esempio, il nascondino, l’acchiapparello, la campana, il gioco del fazzoletto, lo schiaffo del soldato, la gara con le palline di paglia sulla sabbia, il castelletto con le nocciole, il sotto a muro con la moneta, ecc. ed ovviamente quelli con l’attrezzo “principe” il pallone (Super Santos) come la palla avvelenata, la palla prigioniera, il calcio, la pallavolo, la pallacanestro, ecc. Bene, tutte queste attività così variegate affinavano nei ragazzi tutti gli schemi motori di base (camminare, correre, saltare, lanciare, afferrare, strisciare, rotolare, calciare, ecc.). I tempi cambiano, come è giusto che sia, ognuno di noi potrà pensare che sono cambiati in meglio o peggio, ma di sicuro i ragazzi di oggi non hanno più gli spazi per poter giocare liberamente all’aperto come un tempo. Per sopperire a tutto ciò sono state costruite nuove palestre e sono nate molteplici associazioni sportive che da anni danno la possibilità ai ragazzi di praticare lo sport preferito. Quest’anno, la nascita della nostra associazione sportiva ha fatto scatenare tutta una serie di polemiche. Personalmente ritengo, da genitore, che poter scegliere tra più associazioni a chi affidare il proprio figlio è sempre sinonimo di libertà e già questo sarebbe sufficiente a giustificare la nascita di una nuova associazione. La Volleyball Club Isola d’Ischia, pur essendo catalogata tra le associazioni di pallavolo, è contraria alla specializzazione precoce nello sport. Pertanto, nella fascia di età dai 4 ai 10 anni, ovviamente divisi in gruppi omogenei in base all’età, i nostri istruttori andranno a sviluppare gli schemi motori di base, sfruttando tutte le diversità delle discipline sportive (Pallavolo, Pallacanestro, Pallamano, Calcio, ecc.) in modo da garantire al ragazzo un bagaglio sportivo molto ampio che gli consentirà, negli anni successivi, (verso gli 11-12 anni) di scegliere la disciplina sportiva a lui più congeniale o quella che gli è piaciuta di più. Ovviamente il nostro compito non si limiterà ad impartire solo le classiche nozioni sportive, ma sarà anche quello di creare un ambiente piacevole e stimolante per i ragazzi senza mai trascurare l’aspetto ludico delle varie attività proposte. Ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato e spero tanto di incontrarti in palestra con tuo figlio/a, anche solo per un paio di prove gratuite”.