I giudici della terza sezione penale del tribunale di Napoli hanno condannato dieci persone per disastro ambientale per i danni all’ecosistema marino del golfo di Napoli fino ai Faraglioni di Capri prodotti dall’estrazione dei datteri dalla roccia.
Il consulente nominato dai giudici su richiesta degli imputati ha confermato:
“In tutta l’area dell’isola di Capri non è stato possibile riscontrare alcun tratto di costa non interessato negli anni dal prelievo dei datteri di mare. Anche nelle aree apparentemente “intatte” si notano segni dell’estrazione dei molluschi bivalvi, fino a 20 metri di profondità”.
L’inchiesta coordinata dalla Procura di Napoli con le indagini affidate alla Guardia di Finanza, aveva portato a ricostruire l’intera rete di raccolta e vendita dei datteri di mare che ruotava attorno ad un’organizzazione che si serviva della complicità di un gruppo di datterari con base a Castellammare di Stabia e contatti in tutta la penisola Sorrentina, fino a Capri.
Condanne da tre anni e 8 mesi fino a sei anni e 5 mesi per i dieci imputati a processo. Tutti poi dovranno risarcire in separata sede le parti civili.