I dati pubblicati da FIDA, Federazione Italiana Disturbi alimentari, mostrano un incremento di casi tra adulti, giovani adulti e minori in base alle richieste di aiuto pervenute nell’ultimo triennio 2019-2021. Tra i differenti disturbi alimentari, la bulimia si manifesta attraverso crisi in cui la persona ingurgita grandi quantità di cibo senza riuscire a controllarsi. In seguito mette in atto delle strategie compensative per eliminare le calorie in eccesso: vomita, segue una dieta molto restrittiva nei giorni successivi oppure pratica esercizio fisico intenso. È un disturbo difficile da riconoscere osservando una persona, se la compensazione attuata dopo le crisi bulimiche permette di mantenere un peso normale. È evidente invece se ci sono variazioni di peso rilevanti oppure se le ghiandole salivari si gonfiano per l’atto continuo di vomitare. Un altro indizio di bulimia è il segno lasciato sullo smalto dei denti dall’acido presente nel succo gastrico.
Come risolvere il disturbo alimentare
La bulimia diventa parte della vita di ogni giorno e difficilmente una persona da sola può risolvere le crisi bulimiche. Alla base del percorso ci deve essere pazienza e forza di volontà per proseguire verso il benessere mentale e fisico con il supporto di uno psicologo. La terapia online è una valida opzione resa disponibile dalla digitalizzazione che consente di collegarsi con il terapeuta, tramite videochiamata, da un luogo preferito dal paziente. La piattaforma del centro medico Serenis offre questo servizio grazie a psicoterapeuti qualificati, specializzati in differenti ambiti. La prima seduta è gratuita e dà la possibilità di comprendere quali siano le possibilità di lavorare insieme per intraprendere il percorso verso la salute mentale e fisica.
Conseguenze e cause psicologiche della bulimia
Il supporto psicologico è necessario per migliorare la percezione di sé del paziente, in modo che tutto ciò possa riflettersi in altri aspetti della sua vita. La depressione è una delle conseguenze della bulimia. Il senso di colpa e l’ossessione per il peso causa tristezza nel paziente che si sofferma su immagini negative. L’eccessiva attenzione sull’aspetto fisico conduce all’isolamento al fine di non ricevere opinioni da parte di altri e per nascondere la propria condotta alimentare.
La bulimia può essere originata dalla psiche, da situazioni di stress intenso come un trauma, un conflitto familiare, ecc. Avere un controllo sul proprio regime alimentare diventa un modo per riavere il potere sulla vita e per ridurre l’ansia. Un’altra causa è da individuare nella bassa autostima e nella ricerca dell’approvazione degli altri. La volontà di arrivare alla perfezione spinge a comportamenti che hanno un impatto sul benessere mentale e fisico. È una continua ricerca di fare meglio, visto che non c’è la piena soddisfazione per gli sforzi compiuti. Le persone affette da un disturbo alimentare come la bulimia hanno in comune la sensazione di non essere abbastanza “perfette”.
Quali attività svolgere per migliorare la quotidianità
La meditazione in piena coscienza permette di imparare ad accettare i pensieri negativi. La persona apprende a concentrarsi sugli eventi attuali senza impegnarsi a dare un giudizio di valore. Le attività divertenti come dipingere, disegnare, suonare uno strumento, lavorare a maglia o fare una gita danno l’opportunità di ritrovare il gusto della vita. Non sono un modo per dimenticare la bulimia, ma sono il mezzo per riappropriarsi delle piacevolezze legate alle passioni e agli hobby.
Come dare sostegno a una persona bulimica
Gli adolescenti con questo tipo di disturbo alimentare hanno una famiglia che sovente non sa come comportarsi. La situazione può peggiorare se si costringe l’adolescente a nutrirsi normalmente e se non si impongono regole si teme per la sua salute. Il passo migliore è quello di rivolgersi a uno psicologo per poter iniziare un percorso di miglioramento del benessere mentale e fisico.