“Questa vicenda è la madre di tutte le battaglie contro l’abusivismo di Stato. Appena io terminai il mio mandato di assessore provinciale all’ agricoltura e alla forestazione – denuncia il membro dell’esecutivo nazionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli – cominciarono a realizzare nel 2009 questa nuova caserma grazie all’immediato consenso che fornì l’ allora neo presidente della Provincia Luigi Cesaro che stranamente annullò le deleghe del mio assessorato avocandole a sè. I lavori una volta iniziati furono bloccati ben due volte dall’ allora Sindaco di casamicciolaVincenzo D’ Ambrosio e da noi Verdi che arrivammo anche ad incatenarci per fermare lo scempio. Alla fine il Tar diede per ben due volte ragione ai ricorrenti ed il cantiere, dove purtroppo era avvenuta una vera e propria devastazione ambientale, fu sequestrato dalla Magistratura. Una caserma di decine posti letto compresa la foresteria ed un’ area sauna per una stazione della Forestale che conta appena una decina di uomini: il sospetto era che, in realtà, la struttura sarebbe finita per accogliere ospiti importanti, come un albergo”.
“Noi vogliamo il ripristino urgente dei luoghi e che vengano piantumati nuovi alberi in sostituzione di quelli abbattuti – continua Borrelli assieme a Gianni Simioli della radiazza –eliminando questa colata di cemento realizzata in una zona tra l’ altro a forte dissesto idrogeologico. Non daremo tregua ai responsabili di questo scempio finchè non sarà fatta giustizia”.