BOLKESTEIN. SPIAGGE: NIENTE PROROGHE SI VA VERSO LE ASTE

Spiagge, in arrivo la svolta per i balneari, una svolta che però non rispetta le promesse fatte. Il Governo cambia, e si muove senza garantire proroghe, bensì aste a breve scadenza. Niente proroghe, quindi, ed “aste” subito e con indennizzi previsti per chi, in riferimento ai vecchi concessionari, perde la gara. Si lavora anche su possibili punteggi nelle gare a favore della professionalità acquisita dai balneari. Sull’argomento il quotidiano “Il Tirreno” spiega quale sarà il futuro prossimo nel settore dei balneari.

Sta per arrivare la svolta definitiva sulla direttiva Bolkestein, ma non è quella che si aspettavano i balneari. E non è nemmeno quella che era stata promessa in campagna elettorale dal centrodestra a guida Fratelli d’Italia, che aveva fatto il pieno di voti tra i concessionari. Assicurando loro l’uscita dalla Bolkestein e la fine dell’incubo “aste”.

Questo è l’orientamento stando alle voci che si rincorrono sul piano messo a punto da Palazzo Chigi, che dovrebbe divenire definitivo entro la fine di settembre. Il provvedimento dovrebbe essere inserito nel pacchetto “Infrazioni”, con discussione in uno dei prossimi consigli dei ministri dopo la trattativa – che il Governo spera con esito positivo – con l’Unione Europea. In un primo momento si era parlato di proroghe ulteriori rispetto alla scadenza delle concessioni, fissata a fine anno. Tali ipotesi sono state di fatto rese improponibili ed illegittime dai i giudici europei e italiani si sono espressi con numerose sentenze contrarie a tale procedimento.

I Bandi di gara sono già stati avviati in molti comuni. «Sappiamo per certo – afferma Stefania Frandi, presidente regione Toscana del sindacato Sib Confcommercio  – che ci sono amministrazioni che sono già partite o stanno per farlo; chi sta fermo adesso è perché aspetta la normativa del Governo».

In ogni caso, secondo le associazioni di categoria, difficilmente si potrà far slittare le “aste” di qualche anno, come si era pensato e scritto in questi giorni: «Mi sembra complicato riproporre le proroghe – dice Luca Petrucci, presidente del Sib per la Versilia”. Petrucci inoltre spiega che nelle prossime settimane si potrebbe avere un quadro più preciso della situazione, con la nuova normativa nazionale che servirà a evitare la fuga in ordine di sparso dei Comuni. La disparità di comportamento dei comuni tra territori confinanti è un rischio che non farebbe bene a nessuno. Non è da trascurare, inoltre, il rischio di ulteriori impugnazioni da parte degli enti e delle associazioni ambientaliste, che chiedono il rispetto della Bolkestein. L’ipotesi più credibile è che, una volta finita la stagione turistica, diciamo a ottobre, la “macchina” delle aste delle spiagge si sbloccherà definitivamente. Per evitare che dal 1° gennaio intervenga la magistratura su stabilimenti balneari con concessione scaduta.

A questo punto la battaglia si sposta sugli indennizzi, cioè i risarcimenti a chi perde la gara, da versare dal concessionario subentrante. I balneari vogliono un riconoscimento economico delle loro proprietà sulla spiaggia – non solo quelle non ammortizzate – oltre che dell’intero valore aziendale dell’impresa quindi anche in base al fatturato e alla clientela fidelizzata.

L’Unione Europea potrebbe accettare il fatto che l’indennizzo è già inserito nelle normative nazionali come la legge sulla Concorrenza di Mario Draghi. Si lavora anche su possibili punteggi nelle gare a favore della professionalità acquisita dai balneari, mentre il diritto di prelazione viene considerato quasi impossibile, anche perché rischia di essere un limite alla concorrenza. La questione bolkestein-balneari sembra essere giunta ai titoli di coda, ma certamente il mondo-balneari spera ancora in un provvedimento salvatutti. Il dietrofront del governo però dà ben poche speranze.

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